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Il mese di agosto mi è scivolato davanti, senza che io potessi fare niente per fermarlo. Ma niente niente. E dire che, ecco, non è che abbia fatto chissà cosa poi... Mi sembra ieri il giorno in cui ho scritto la puntata sul mese di luglio! La puntata sul mese di agosto sarà breve, molto breve, perché ho letto poco e comprato ancor meno.Sto cercando, e ci sono riuscita, di comprare meno libri o addirittura quasi nulla. Non che dal Salone a oggi mi sia data alla pazza gioia, anzi. Ho comprato davvero poco e se riuscissi a mantenere questo trend o ad abbassarlo sarei ancora più contenta. Il motivo è semplice: ho inscatolato tutto per fare i lavori in casa e... Come dire... Mi sono spaventata. Senza considerare la mole di ebook che possiedo! Mi auguro di vivere moltissimo. Ma, non preoccupatevi, perché in un modo o in un altro qualche libro lo recupero comunque in un mese, tra prestiti e regali posso stare tranquilla.
Nella mia libreria, nel mese di agosto, sono approdati in tutto due libri, comprati in un Libraccio a Milano. Si tratta di La vita coniugale di Sergio Pitol, pubblicato prima da Sellerio e poi ristampato da Nottetempo. Io mi sono accaparrata l'edizione di Sellerio che non avrà la copertina bella come quella Nottetempo ma ce ne faremo una ragione. Anche perché, visto il prezzo, avevo ben poco di cui lamentarmi. Sempre lo stesso giorno, complice il caldo africano che sembrava aver abbracciato Milano e la necessità di sostare per un paio d'ore in un posto con l'aria condizionata – che, comunque, non funzionava un granché – ho acquistato Quattro lettere d'amore di Niall Williams, autore di Storia della pioggia di cui vi ho parlato qui e di cui consiglio sempre caldamente la lettura. Bello. Ma bello bello. E poi tradotto pure bene, che non è cosa semplice con un testo di quel tipo. Ma dicevamo, Quattro lettere d'amore. Si tratta di un fuori catalogo, pubblicato all'epoca da un editore che adesso ha pure cambiato nome e io non c'ho voglia di parlarne adesso perché è un argomento complesso, e non c'ho voglia manco di dare vita a un flame, a gente che fa domande, a ritornare al loop di qualche tempo fa in cui chiunque chiedeva cose. Insomma, un libro, tanto è fuori catalogo, quindi non ha importanza di che editore è. E poi, in effetti, non ci crederete ma è così. Non ho comprato niente altro. Non è una cosa fantastica? E dire che avrei potuto eh, ma ho preferito di no. In compenso, però, ho aggiunto un milione di cose in lista desideri e il motivo è sempre lo stesso: mi auguro di vivere moltissimo. Ho aggiunto - The Iron Trial di Holly Black e Cassandra Clare (sebbene io la odi un poco, la Clare) che in italiano si chiama Magisterium ed è pubblicato da Mondadori.- La libreria di zia Charlotte di Thomas Montasser, pubblicato da Neri Pozza (lo so, lo so, leggo solo Neri Pozza ormai e questo blog sta diventando noioso e monotematico, avete ragione. È bene che mi disintossichi un poco e lo farò, non preoccupatevi).- Una morte in famiglia di James Agee che ha una copertina fantasticherrima! E poi io ancora de Il Saggiatore non ho mai letto nulla e non può essere che in 30 anni non abbia letto nulla. Mi faccio un po' pena da sola. Sì, lo so, prima era pubblicato dalla E/O, ma adesso è Saggiatore e quindi... Mi toccherà comprarlo.- Un posto al mondo di Berry Wendell pubblicato da Lindau con una copertina che wow. Anche di Lindau non ho letto niente e non va affato bene, tocca rimediare.- Lucifer. Angelize vol. 2 di Aislinn e pubblicato da Fabbri Editore e di cui, probabilmente, prenderò l'ebook.
Letture poche, appunto. Il motivo è semplice: i posti affollati non mi permettono di leggere. Le spiagge che ho frequentato mi hanno indisposta, nel vero senso della parola. Mi hanno resa di malumore e davvero poco incline alla lettura. Così durante la vacanza al mare ho terminato Divergent, che avevo in lettura già dagli ultimi giorni del mese di luglio e iniziato Angelize di Aislinn, pubblicato da Fabbri Editori. E basta. Lo so, è ridicolo che io abbia letto solo un libro e mezzo, ma che posso farci? Sono l'unica persona al mondo che in una spiaggia affollata passerebbe il suo tempo a uccidere il prossimo, piuttosto che a leggere. Non riesco a concentrarmi, le chiacchiere della vicina d'ombrellone sull'abbacchio a scottadito e sul girello al forno con patate mi infastidiscono e mi fanno desiderare che muoia per un osso andato di traverso. Perdonatemi, sono una brutta persona e ne sono perfettamente consapevole. Angelize non sono ancora riuscita a recensirlo, ma spero di farlo entro questa settimana, anche perché ho voglia di leggere il secondo volume e più tardo peggio è. In più, oltre a questa, ho un'altra recensione in arretrato e se non mi do una mossa ne avrò una terza. Intanto domani, se riesco, passerò alla libreria Fandango che sta per chiudere e mi piacerebbe acquistare qualcosa. Quindi saprete già che nel mese di settembre – che è appena iniziato eh – acquisterò qualcosa, un qualcosa che non sappiamo ancora cos'è ma mi lascerò ispirare. E voi? Letture e acquisti del mese di agosto? Ma soprattutto, che rapporto avete con il luoghi affolati per leggere? Anche voi sviluppate l'istinto omicida?Adesso, perdono, ma devo andare al mercato ché ho il frigorifero che piange la mancanza di una qualsivoglia verdura. E non va bene. Per niente.