Due soli titoli da annotare questa settimana: un omaggio da parte della casa editrice Corbaccio (grazie mille!) e un acquisto che ho già letto e prontamente recensito!
Titolo: Il giardino degli eterni
Autore: Lauren DeStefano
Editore: Newton Compton
Data uscita: 7 aprile 2011
Pagine: 368
Prezzo: 14,90 euro
Rhine Ellery, sedicenne, sa già che le restano pochi anni da vivere. Un disastroso esperimento genetico volto a creare la specie perfetta ha fi nito per distruggere l’umanità, che ora è condannata a una vita brevissima: 25 anni per gli uomini e 20 per le donne. Gli scienziati stanno cercando un antidoto, mentre il crimine e la povertà si diffondono a macchia d’olio, nelle strade si aggirano orfani disperati e le ragazze vengono rapite e vendute come mogli. Anche Rhine viene strappata all’amato fratello gemello e venduta a un uomo, Linden. Ma la ricchezza e i privilegi che lui le offre finiscono per accecarla... Fino al giorno in cui Rhine fa una scoperta raccapricciante: nella cantina della lussuosa dimora dove vive sono custoditi, in bare di vetro, dei corpi umani. Rhine raduna tutto il suo coraggio e tenta la fuga. Ma la strada è lunga e impervia, e il mondo è ancora in preda al caos e alla distruzione. E presto sarà troppo tardi per tutti.
Titolo: Il mistero della genesiAutore: Roberto BauvalEditore: Corbaccio
Data uscita: 19 maggio 2011
Pagine: 400
Prezzo: 19,60 euro
È nel Sahara più profondo la soluzione all'enigma delle origini della civiltà egizia? È lì che bisogna andare per trovare le tracce delle conoscenze «soprannaturali» che gli egizi avevano in materia di astronomia e di astrologia? E quello che sostiene Robert Bauval che, sovvertendo le tesi dell’archeologia accademica, trova sorprendenti collegamenti fra gli antichi egizi e una popolazione nera che è vissuta nel Sahara migliaia di anni prima dell'ascesa dei faraoni e che ha edificato dei complessi megalitici misteriosi. La scoperta recente di località come Gilf Kebir, Uwainat e Nabta Playa dimostra, a differenza di quanto Hanno sempre ritenuto gli egittologi «ufficiali», che gli egizi si sono spinti a distanze «impossibili» e hanno intessuto relazioni con regni dell'Africa subsahariana di cui restano tracce nei geroglifici ritrovati nelle piramidi. Ma quale segreto condividevano queste popolazioni e quella egizia? Qual è il significato astronomico dei complessi megalitici e del posizionamento delle piramidi? Quale messaggio hanno voluto trasmettere ai posteri? Unendo storiografia, archeologia, linguistica, archeoastronomia e lo studio dell'allineamento dei grandi edifici egizi, Bauval scrive un capitolo affascinante e assolutamente inedito su una civiltà che ancora conserva molti misteri irrisolti.