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In parole povere, 6 domande per spiegare il “canguro” e le conseguenze sul DDL Cirinnà

Creato il 19 febbraio 2016 da Redatagli
In parole povere, 6 domande per spiegare il “canguro” e le conseguenze sul DDL Cirinnà

1) CHE COS’È IL “CANGURO”? 
Il "canguro" è un metodo escogitato dal Parlamento italiano per evitare le tecniche ostruzionistiche alla votazione di una legge. Ogni modifica a ogni disegno di legge si discute tramite "emendamenti"; ogni emendamento deve essere votato, e solo a quel punto può essere accettato o respinto. 
Càpita che le forze politiche, tendenzialmente di opposizione, decidano di presentare centinaia di emendamenti inutili, come questi qua.

In parole povere, 6 domande per spiegare il “canguro” e le conseguenze sul DDL Cirinnà
 

Capite bene che non c'è una differenza "sostanziale" tra:

  • "purché la convivenza sia comprovata da almeno tre anni e tre mesi"
  • "purché la convivenza sia comprovata da almeno tre anni e 90 giorni"
  • "purché la convivenza sia comprovata da almeno tre anni e due mesi" eccetera. 

Lo scopo per cui lo fanno è unicamente rallentare il processo di approvazione della legge, sperando inoltre che nelle varie votazioni si modifichino i numeri dei presenti in aula, dei favorevoli e dei contrari. 
Il "canguro" riguarda questi emendamenti, e permette di "saltarli" accorpando quelli simili e/o quelli di contenuto analogo: una volta approvato (o bocciato) il primo emendamento, risultano decaduti tutti gli altri. 
A decidere se si può utilizzare la tecnica del "canguro" è il Presidente della Camera per Montecitorio e il Presidente del Senato per Palazzo Madama, che mette al voto dell'aula la possibilità.

2) LA LEGGE HA UNA SCADENZA? SE NON SI FA IL “CANGURO” LA LEGGE SALTA? 
No. [***
Si tratta di un DDL, e cioè un Disegno Di Legge, un tipo di attività legislativa puramente parlamentare. È diverso da un Decreto-legge, atto legislativo del governo e che ha una scadenza: se il Decreto-legge non viene convertito entro 60 giorni, "scade" e i suoi effetti cessano in tutto e per tutto, anche rispetto al passato. Ma non è questo il caso.
Unico effetto del "canguro" sul DDL Cirinnà è velocizzare la pratica e rendere meno pericoloso l'esito della legge, appunto evitando che la maggioranza perda dei pezzi durante la lunghissima discussione di tutti i singoli emendamenti. 
Se invece la Camera (o il Senato) non accettano il "canguro", su un DDL non ci sono effetti "diretti": si discute ogni emendamento punto per punto, senza però compromettere l'emanazione finale della norma.

3) PERCHÉ SI TEME CHE IL DDL CIRINNÀ POSSA PATIRE, SE NON SI UTILIZZA IL “CANGURO”? 
Perché così facendo su ogni singolo emendamento ci possono essere le maggioranze variabili. 
Ad esempio, sugli emendamenti che aboliscono la stepchild si potrebbe creare una maggioranza "strana", composta da Lega, NCD e singoli parlamentari di Forza Italia, M5S e PD che votano a favore dell'abolizione. 
Insomma, spacchettando la legge e votando tutti gli emendamenti, uno per uno, si rischia di ottenere una legge molto edulcorata.

4) È TUTTA COLPA SOLO DI GRILLO CHE HA FATTO DIETROFRONT? 
No. 
Ricordiamo brevemente le situazioni di Camera e Senato. 
Alla Camera il PD ha una enorme maggioranza, ancor di più se SEL vota assieme a loro (e in questo caso lo farebbe). 
Al Senato i numeri cambiano, ed è il motivo per cui - banalmente - Renzi governa assieme ad Alfano: al Senato, la maggioranza si ottiene con i voti di PD + Nuovo CentroDestra. Il problema è che NCD da quest'orecchio non ci sente, e il PD (che vuole fortemente questa legge) ha cercato un accordo molto ampio con tutte le forze politiche. 
Non solo: all'interno dello stesso PD ci sono senatori cattolici (li chiamiamo così per semplicità) che su questo particolare aspetto dei diritti LGBT sono molto intransigenti. 
Verosimilmente, il PD compatto più qualche Senatore grillino più qualche Senatore di Forza Italia dovrebbero essere sufficienti: ma già solo il PD, su questo, non è compatto.

Questa la situazione. Per sommi capi:

1. Renzi ha la "colpa" di non forzare la mano su questi temi, obbligando i propri senatori a votare il DDL Cirinnà per avere almeno una solida base di partenza. 
2. Renzi ha "l'attenuante" (la solita) di trovarsi una maggioranza di parlamentari non scelti da lui, ma scelti da Bersani che bla bla bla. 
3. Il M5S ha la "colpa" di aver detto una cosa fino all'altroieri e di aver fatto il contrario alla resa dei conti. 
4. Il M5S ha "l'attenuante" di perseguire una strategia politica per far fallire tutte le iniziative del PD. Che poi lo faccia sulla pelle delle persone, è un altro discorso che c'entra fino a un certo punto: lo valuteranno, singolarmente, gli elettori. 
5. Forza Italia ha al suo interno gente che potrebbe votare a favore. 
6. Lega e NCD sono i veri oppositori.

5) RENZI POTREBBE METTERE LA FIDUCIA? 
Tecnicamente, sì. 
Ma non lo farà mai, perché ci sarebbe la certezza di spaccare il governo, con una grave crisi politica e l'obbligo di "inventarsi" una nuova maggioranza dopo aver rotto con NCD. Una maggioranza molto complicata da trovare già di suo, e con Renzi stesso messo pesantemente sotto scacco nelle trattative.

6) LA LEGGE PASSERÀ? 
Tendenzialmente, sì. 
Sul come, sorgono i problemi. Bisognerà vedere come agiranno i singoli partiti sulle centinaia di emendamenti. La situazione non è facile ma nemmeno compromessa: dobbiamo aspettare.

Umberto Mangiardi

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[***] per spiegare meglio: la legge non può saltare solo perché non viene concesso il “canguro” - insomma, ribadisco, non ha una scadenza. Ma può essere modificata o addirittura ritirata se il partito che la propone (il PD) si rende conto che non vi sono più le condizioni per proseguire.


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