La data del Blitz Berlinese a caccia di Palazzine in Gruppo d'Acquisto si avvicina sempre di più: abbiamo appena prenotato per il 30 Marzo un Bus da 50 posti....
vedi nel mio Blog: Ultimo treno per Berlino
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Nell'attesa leggiamoci un paio "di cosette" interessanti e significative...
Da Mercato Libero:
ANCHE TWITTER HA SCELTO BERLINO IN EUROPA...DITELO A COLORO CHE COMPRANO A ROVERETO...TWITTER SCEGLIE BERLINO COME HEADQUARTER...il futuro è a Berlino... questa non è che una delle tantissime aziende presenti a Berlino.E poi un'interessante analisi di Lettera43
E' facile trovare giovani laureati e non di tutto il mondo che possono lavorare per Twitter.La rete ha bisogno di gente dalla mentalita' aperta e non di ITALIOTI DI PROVINCIA...ABITUATI AL GRANDE FRATELLO.Ragazzi che si occupano di organizzare eventi, spettacoli, musica, cinema, concerti, lavori per giovani che diventano rapidamente BEN REMUNERATI..
anche Twitter ha scelto Berlino............L'università di Berlino attira sempre piu' giovani a studiare nella VERA capitale d'EUROPANON SI PUO' (continuare a) SPENDERE MENO DI 2000 EURO NEL CENTRO DI UNA CAPITALE COME BERLINO....
NEL GIRO DI POCO TEMPO I PREZZI CONTINUERANNO A SALIRE.ed in Italia a scendere...
che conferma
(se mai ce ne fosse stato bisogno...ma la disinformazione pullula...)
come
tra Rovereto o Cognento a 2.500 al mq
e Berlino a 1.500-2.000 al mq
forse forse sia meglio Berlino....;-)
Germania, corsa al mattone
Ue: boom immobiliare a Berlino: Londra regge, il Sud crolla
Prezzi di case e appartamenti in salita del 10%, canoni di locazione di fabbriche e uffici con punte del +60% e un boom edilizio che non conosce fine.
In un'Europa che naviga immersa nelle sabbie mobili della recessione, la Germania brilla per gli ottimi affari, nel 2011, del mercato immobiliare.
Per i primi sei mesi del 2012..........., le previsioni degli addetti ai lavori sono altrettanto euforiche.BERLINO, BOOM DI ALBERGHI.
Prezzi al rialzo e record di acquisti: il boom immobiliare tedesco
La cartina di tornasole di tanta prosperità è Berlino che, dopo gli anni grigi del muro e della ricostruzione, vanta ora negli alberghi 30 mila posti in più di New York.
Grazie ai nuovi hotel in costruzione, secondo le stime dell'amministrazione cittadina, entro il 2015 gli attuali 121 mila posti disponibili, raddoppiati rispetto al 2000, sono destinati a salire a 140 mila.
Il record di costruzioni, però, non riguarda solo il settore turistico.
Negli ultimi due anni, in Germania, le transazioni che coinvolgono il mercato del terziario sono risaliti di 20 punti percentuali rispetto alla frenata del 2009.
EUROPA, GIÙ LE COSTRUZIONI.
Una situazione ben diversa dal resto d'Europa.
L'istituto indipendente di ricerca Scenari immobiliari ha infatti previsto una «vistosa contrazione dell'attività edilizia» nel resto del Continente.
Persino nella City di Londra, che pure resta il secondo polo d'attrazione dopo Berlino, la forte ripresa dell'offerta è destinata a realizzarsi nel biennio 2013-14.
Non prima.
Tra i Land della locomotiva d'Europa, invece, i cantieri pullulano già ora.
Notoriamente ansiosi, i tedeschi temono che dietro questa grande corsa al mattone si nasconda una pericolosa bolla immobiliare.
In realtà, l'aumento medio del 5,5% dei prezzi degli immobili residenziali (contro il 2,5% del 2010), registrato dalla Bundesbank, è il riflesso di un'economia solida, alimentata dai previdenti investimenti familiari del ceto medio.GERMANIA, MUTUI PIÙ ACCESSIBILI.
L'impasse francese e la crisi immobiliare in Spagna e negli Usa
Al contrario degli italiani, afflitti dalla chiusura delle aziende e dalle banche a corto di liquidità, i tedeschi non hanno problemi di disoccupazione.
Né, di conseguenza, a ottenere prestiti e mutui.
Così, preoccupati da un possibile ritorno dell'inflazione e da nuovi scossoni finanziari, cittadini e aziende hanno deciso di investire nel mattone.
In case o, nel caso degli imprenditori, negli appalti delle zone più ricche in madrepatria.
A Francoforte, capitale europea della finanza e del business, per esempio, il volume delle attività immobiliari nel comparto industriale è cresciuto del 22%.
Nella ricca Amburgo, si è impennato addirittura del 60%.
GLI STRANIERI INVESTONO A BERLINO.
Tra l'altro, a comprare terreni e proprietà in Germania sono arrivati anche gli stranieri, attratti da immobili che, a parità di qualità, a Berlino e nelle città dell'Est, vengono valutati meno che in altre metropoli europee. Ma che, nei prossimi anni, avranno rivalutazioni consistenti.
Lo scenario si fa ben più cupo se si esce dalla Germania.
Oltrefrontiera, in Francia, l'economia ristagna.
Anche nonostante i prezzi agevolati offerti dai proprietari per acquistare gli immobili, gli analisti hanno registrato un mercato delle compra-vendite di proprietà industriali modesto, caratterizzato da un clima di forte attesa.LONDRA, CALAMITA PER RUSSI.
A Parigii, nel 2011, i prezzi degli immobili residenziali nelle zone di maggior pregio sono rialzati, rimettendo in moto il business.
Ma dopo Berlino la metropoli più dinamica nel mercato immobiliare resta Londra.
Anche la crisi finanziaria ha fatto tremare i palazzi della City, la metropoli continua a calamitare gli investimenti dei facoltosi magnati russi.
In piena depressione, al contrario, il mercato immobiliare spagnolo, dove, nel 2010, si è registrato il volume di transazioni più basso degli ultimi 15 anni.
Secondo la previsione per il 2012 dell'istituto di ricerca, «ci vorranno ancora parecchi anni prima che l'offerta in eccesso venga assorbita», in un Paese travolto dalla bolla speculativa.
Con una disoccupazione superiore al 23%, non c'è ossigeno per la ripresa.
ITALIA, IL MERCATO RISTAGNA. Anche in Italia, dove a gennaio la percentuale di senza lavoro è salita al 9,2% e l'Unione europea ha previsto un crollo del Prodotto interno lordo dell'1,3%, c'è poco da ridere.
Per il 2012, gli operatori si aspettano una «lieve ripresa», in linea con l'andamento del 2011, tenendo però conto dell'«inevitabile ridimensionamento sul mercato residenziale destinato alle famiglie di ceto medio-basso».
USA, MATTONE IN AGONIA.
Se può consolare, fuori dall'Europa, le acque sono egualmente agitate, soprattutto negli Usa. Schiacciati dai postumi della bolla immobiliare, negli Stati Uniti la domanda immobiliare è ancora debole. Anche perché il presidente Barack Obama non ha risolto il problema dei mutui insoluti.
L'Australia, viceversa, è in fase di ripresa, ma presenta ancora numerosi squilibri. Mentre l'America latina e l'Asia sono economie in crescita. Ma il mercato immobiliare resta volatile, per i numerosi problemi strutturali.Domenica, 25 Marzo 2012