Un tempo, vicino al canyon di Marafa, viveva una famiglia molto ricca, proprietaria di un grande allevamento di mucche che era solita usare il latte – un bene prezioso in Kenya - per lavarsi e fare il bucato, anziché cibarsi. Un giorno Dio, adirato da tale spreco, punì la famiglia scatenando un’immensa alluvione e facendo sprofondare l’intera famiglia in questa gola, lasciando traccia del latte e del sangue nel colore delle sue rocce.
Questa è la Cucina del Diavolo, un piccolo canyon racchiuso dal verde della vegetazione circostante, dove la temperatura può raggiungere i 50 gradi nelle ore più calde, il cui colore varia durante il giorno in base all’inclinazione dei raggi solari dal rosa cipria, al sabbia al rosso fuoco. Nyari, il posto che si rompe da solo, è il frutto di secoli di erosioni di vento e pioggia su uno strato friabile di roccia arenaria, che hanno modellato, come il lavoro sapiente di un artigiano, le formazioni rocciose alte fino a 30 metri, in un mosaico di guglie e creste, di terra rossa, giallo ocra e bianco gesso, che si scagliano contro il turchese del cielo africano.
Tip 1: Il sito è gestito come impresa turistica locale, rappresentando la prima fonte di sostentamento per il vicino villaggio di Marafa e conta all’incirca 30.000 visite l’anno: le guide sono infatti alcuni abitanti del villaggio stesso. Alla fine dell’escursione nelle gole del canyon, vi verrà chiesto se volete comprare un kit scolastico (penne, matite, quaderni) per i bambini di Marafa – alla cifra di 10 euro – che troverete proprio li ad aspettarvi.