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In Romania si leggono gli autoctoni

Creato il 08 marzo 2013 da Sulromanzo

BookfestUn detto popolare romeno dice che in autunno si contano i pulcini, riferendosi solitamente alle nuove leve delle superiori e al tradizionale ballo che le vede come protagoniste. Per non escludere nessuno, però, il detto si è espanso a quasi tutte le attività che richiedono un conteggio e ha trasformato l’autunno in una semplice metafora. Ora, i pulcini si contano anche in primavera. E i pulcini dell’editoria romena sono perlopiù dipinti di rosso, giallo e blu.

Già da una brevissima ricerca, si scopre che gli autori più letti dai romeni sono quegli autoctoni e il dato diventa evidente soprattutto nel seno delle due fiere del libro più importanti del paese: Bookfest e Gaudeamus.

Io e il Tempo. La vita, la vocazione, la visione di Margareta Paslaru è stato il libro più ricercato durante il Bookfest, tenutosi a Bucarest, tra maggio e giugno. I romeni, però, hanno mostrato interesse anche per il volume del medico nutrizionista Mihaela Bilic, La salute ha gusto e L’anno del Re di SAR il Principe Radu della Romania.

Per chi gli anni ’60 li ha passati altrove e non in Romania, Margareta Paslaru è un nome che dice nulla. Non accade lo stesso a coloro che quel periodo l’hanno passato ascoltando la musica leggera della Paslaru. Nata nel ’43, a quindici anni era già un volto pubblico. È rimasta nella memoria dei più specialmente per la canzone Verrà un tempo, colonna sonora del film Veronica, un cult dell’Epoca d’Oro. Cantante, attrice, paroliera, ora scrittrice, dopo aver deciso di raccontarsi in un libro che, non poteva essere altrimenti, ha raggiunto rapidamente le vette delle classifiche dei libri più venduti.

È già più intuitiva la ragione del successo del secondo libro più conteso al Bookfest: le questioni nutrizionali sono d’interesse globale e Mihaela Bilic, giovane medico specializzato in nutrizione e i disturbi correlati, dà preziosi consigli per una corretta dieta, a portata di ogni tasca e per tutta la famiglia.

Sua Altezza Reale il Principe Radu della Romania si annovera anche lui tra gli autori più venduti, stando ad alcune fonti è nella top ten dei libri più venduti in tutto il 2012. L’anno del Re presenta la vita regale nel corso di un anno, passando per ciascuna stagione e giorno dopo giorno. È una testimonianza storica, come sostengono alcuni critici, ma è anche un omaggio che l’editrice Curtea Veche ha voluto portare al Re Mihai della Romania, per il suo novantesimo compleanno.

Alla fiera Gaudeamus, invece, i lettori, sempre interessate a scoprire autori autoctoni, hanno mostrato interessi diametralmente diversi rispetto a pochi mesi prima, durante il Bookfest. Le parabole di Gesù. La verità come storia di Andrei Plesu e Perché la Romania è diversa? di Lucian Boia sono stati i volumi che hanno raggiunto circa duemila copie vendute, in cinque giorni. Sempre tra i più venduti, anche Come conquistare un uomo via e-mail, messenger e Facebook di Dan Radoiu.

 

Le parabole di Gesù. La verità come storia è stato non solo il libro più richiesto a Gaudeamus, ma anche il libro dell’anno 2012 per l’Unione degli Scrittori Romeni. «Nel libro – ha spiegato Andrei Plesu – si tratterà delle storie narrate da Gesù, nello sforzo di famigliarizzare coloro che gli stavano attorno con il metabolismo del suo regno». Perché ci sono domande alle quali si può rispondere prontamente, come, per esempio: cos’è la legge di gravità? E ci sono quesiti la cui risposta è meno immediata. Sono domande “russe”, come le definisce Plesu, perché riempiono i vuoti delle notti insonni dostoevskiane, le grandi domande come “qual è il senso della vita?”.

Perché la Romania è diversa? si chiede Lucian Boia nel suo volume e spiega: «gli Stati e le nazioni sono diversi. Somiglianti e differiti. La Romania rientra anche essa, ovviamente, in questo gioco di similitudini e differenze. Non è forse ancor più diversa? Detto altrimenti, non si situa forse in modo ancor più eccentrico, sotto tanti aspetti, in rapporto con quella che sarebbe una media o una normalità europea? Il modo stravagante nel quale si è svolto lo psico-dramma politico nell’estate 2012 ha lasciato l’impressione che il paese è difettoso. Certo, coloro che guardano dal di fuori sono ancor più impressionati dei romeni, alquanto abituati con loro stessi, ma anche tra i romeni l’esasperazione aumenta. Qualcosa non funziona in Romania, e non solo nell’alto, nella classe politica, e non solo da ieri, da l’altro ieri. Che sia una maledizione? No, è solo storia. Ma forse significa la stessa cosa».

Il libro Come conquistare un uomo via e-mail, messenger e Facebook di Dan Radoiu narra la sua trama già nel titolo. Ecco, però, qualche suggerimento per le donne che voglio attirare l’attenzione di un uomo perbene su Facebook: è meglio scegliere lo status “single” e non “relazione complicata” e inserire nella casella “cosa cerco”, amicizia. E, certamente, gli uomini prediligono le foto in cui la donna sorride e si diverte rispetto a quelle in cui è seria o addirittura depressa.

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