Mentre il mondo giustamente si preoccupa della crisi egiziana e delle violenze in Siria, pochi stanno comprendendo la gravità della repressione omosessuale in Russia.
La situazione in riguardo alla libertà sessuale è infatti in repentina involuzione. Recentemente il parlamento ha approvato una legge omofobica che vieta di parlare in pubblico di argomenti inerenti ai gay. Pene pesanti per i contravventori:
Da ora in poi sarà dunque reato parlare in pubblico dei diritti, degli amori e delle speranze dei cittadini gay. La definizione, strategicamente un po’ vaga, di “propaganda” darà al giudice la possibilità di punire con pesanti multe (fino a 15mila euro) artisti, attori ma anche comuni cittadini colti ad esprimere un’opinione in pubblico sulla situazione degli omosessuali. Ma soprattutto mettere al bando o vietare preventivamente eventi, manifestazioni, concerti, che possano essere ritenuti a rischio di “propaganda gay”.
Purtroppo il 65% della popolazione russa è favorevole a questa legge, cosi come recita un sondaggio. In Russia, sin dai tempi del comunismo, non si è mai stati teneri in merito ai diritti LGBT. Addirittura sino al 1993 esisteva un articolo del codice penale (n,121) che prevedeva cinque anni di carcere per il reato di omosessualità.
E’ quindi tristemente logico che si stia scatenando la ‘caccia ai gay’. Gruppi di estremisti hanno iniziato vere e proprie campagne di violenza contro i giovani omosessuali. In molte parti del Paese si stanno formando ‘eserciti anti-gay’ dediti a braccare, insultare e letteralmente torturare i malcapitati. Alcune frange estremisti si sono intrufolate nel Pride di San Pietroburgo, finito con decine di arresti di persone che manifestavano pacificamente un loro diritto.
A poco valgono le proteste di varie star internazionali, da Madonna a Lady Gaga, nonchè le rimostranze di diversi atleti impegnati tra poche settimane nei Giochi Olimpici di Sochi. Obama ha posto in qualche modo la questione. Per il resto, tutto tace, anche in italia. E diciamo la verità, molti politici (e cattolici) italiani si troverebbero d’accordo con Putin e le sue leggi repressive.
http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2013/08/14/russia-tra-omofobia-e-repressione/