Il capo della Squadra Omicidi di una grande città (Gian Maria Volonté), soprannominato il "dottore", viene promosso per i suoi meriti a dirigente dell'Ufficio Politico della Questura. Proprio nel giorno della promozione, l'alto funzionario, che sotto l'apparente sicurezza e disinvoltura nasconde una psicologia fragile e insicura, uccide Augusta Terzi (Florinda Bolkan), la propria amante con cui aveva un rapporto sadomasochistico, dopo aver scoperto che la donna lo tradiva con uno studente appartenente alla contestazione attiva. Anziché preoccuparsi di non lasciare tracce del delitto, l'assassino, certo di essere “al di sopra di ogni sospetto” in forza della posizione di potere che occupa, si impegna paradossalmente a moltiplicare gli indizi a proprio carico: le indagini intraprese dai suoi collaboratori - come egli aveva previsto - non lo sfiorano neppure.
Oscar come Miglior Film Straniero nel 1971 e Nastro d'argento a Gian Maria Volonté, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto è il primo film italiano sulla polizia, realizzato con una straordinaria costruzione all'americana, che rende impeccabile il racconto di Elio Petri, sceneggiato con Ugo Pirro e accompagnato dall’eccezionale colonna sonora di Ennio Morricone. Un film che racconta meglio di qualunque altro il dominio assoluto e incontrastato del “potere” di fronte ai sussulti rivoluzionari e pararivoluzionari che hanno scosso l’Italia degli anni ’70, e che ha assunto una dimensione sempre più profetica nelle cronache politico-giudiziarie dei decenni successivi.