Sottotitolo: una start-up è interessata al fatto che ho smontato una keyboard e ho saldato numerosi TIP100/TIP101/TIP102 TO-220, Array di Darlington, transistor che sputano corrente.
Esco dall’ufficio, volto l’angolo, mi precipito giù per una rampa di scale, ho dimenticato il cellulare, risalgo. Vedo il corridoio lungo davanti a me. Voglio davvero sparare 50 A di corrente su una serie di pixel da 10×10 micron ?
Sono fuori dalla sala sperimentale, nello stesso edificio ma sul lato esterno e al piano superiore, qui ci sono stanze e finestre, diversi trentenni seduti alle proprie scrivanie. 1 o 2 per stanza, ciascuno intento e meditare e rimuginare di fronte a un paio di monitor. Anche io posso sedermi al pc con windows 7 e accendere il portatile con Mountain Lion, il piccolo Eee con doppio boot su WinXP e Ubuntu ieri sera in macchina, oggi è anche lui sulla scrivania, 3 pennette USB nella borsa, un hard disk boxato da 500 Giga sullo scaffale. Eppure mi sento come se non avessi alcuna potenza di calcolo … forse il pc ma c’è Windows 7 e neanche un compilatore decente montato su, ci sono LabView 10 e Igor.
Se non mi stessi precipitando di nuovo giù per la rampa di scala con il mio cellulare ma fossi seduto alla scrivania mi sentirei in grado di controllarmi la posta o poco più.
Devo rimontare un motorino elettrico su un apparecchio che tira su automaticamente liquidi tramite un ago d’acciaio del diametro di 4 mm, dicono che non ha mai funzionato e quindi mi hanno fatto smontare l’ago ed il suo supporto per utilizzarlo su un nuovo prototipo.
Realizzo prototipi, prendo 4 o 5 macchinari diversi e in qualche modo li faccio dialogare tra loro, si scambiano informazioni, impulsi, parole, numeri, per un po’ fanno il loro dovere poi aspettano nuove info, impulsi e numeri. Quando fai dialogare un chip con la sua memoria ti può capitare di dover contare i bit in cinese, scherzo, contare i bit per costruire il carattere ASCII che ti serve davvero, ogni carattere sono solo 8 bit, quindi fai abbastanza presto. Se vuoi un rapporto ancora un pò più naif puoi vedere scorrere il carattere sull’oscilloscopio, una serie di impulsi a 10 Volt appiccicatissimi.
Sono a Elettra, catapultato a fianco all’anello dalla Romea: da Cesena in alto a Dx lungo la costa Adriatica, atraverso le valli di Comacchio fino a Venezia (ah se Anita non si fosse persa nelle valli ma dopo la Romea si fosse imbarcata a Venezia) e poi autostrada delle Venezie fino al confine con la Slovenia, Trieste. Il caffè Illy costa un botto pure qua.
Sarò stato uno scienziato, oggi sono un’esplosionista nella terra che ha visto gli irredentisti, sono sul Carso e mi piace, potrei andare per boschi ma scendo giù in città lungo i precipizi che si srotolano alternativi a via Valerio dopo aver lasciato la strada per Basovizza. La macchina sobbalza per l’ABS inchiodando lungo la discesa a precipizio, e se piovesse o ci fosse neve ?