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In Svizzera: “NUOVO FUTURISMO” di DARIO BREVI & PLUMCAKE a cura di Renato Barilli

Creato il 09 gennaio 2011 da Roberto Milani

Ancora una volta mi trovo a parlare di una mostra di Dario Brevi. Artista che stimo ed apprezzo e seguo oramai da diverso tempo, in questa occasione in compagnia dei Plumcake,  sotto la guida di Renato Barilli. L'opportunità è certamente interessante: l'apertura di un nuovo spazio espositivo in Svizzera. Per gli amici d'oltralpe, e non solo, una ghiotta occasione per poter ammirare le opere di questa accoppiata molto interssante!In Svizzera: “NUOVO FUTURISMO” di DARIO BREVI & PLUMCAKE a cura di Renato BarilliGALLERIA ARRIVADALUISA MIRIAM FERRARIO
COMUNICATO STAMPA
NUOVO FUTURISMODARIO BREVI & PLUMCAKE
A cura di RENATO BARILLI
Luogo:                    GALLERIA  ARRIVADA  LUISA MIRIAM FERRARIOArtisti:   DARIO BREVI & PLUMCAKECuratore:                RENATO BARILLI Inaugurazione:      VENERDI 28 GENNAIO 2011 ORE 18.00 Periodo mostra:    28 GENNAIO - 26 MARZOIndirizzo:  GURTELSTRASSE 72  7000 CHUR (COIRA) -   SVIZZERAOrari:                      da mercoledì a venerdì 14.00 - 18.30 - sabato 10.00 – 12.00 / 14.00 – 16.00Telefono:  TEL   ( 0041)   079  434608Web - E-mail:  www.galleriaarrivada.ch - [email protected]  Catalogo in galleria   La Galleria inaugura la sua attività presentando la mostra: “NUOVO FUTURISMO” di DARIO BREVI & PLUMCAKE a cura di Renato Barilliaprendo così ,un ciclo di esposizioni dedicate a questa avanguardia,nata negli anni ottanta  in Italia sotto l'auspicio del gallerista milanese Luciano Inga-Pin e teorizzata nel suo divenire dal critico Renato Barilli.Attraverso questo ciclo di manifestazioni curate da Renato Barilli, la Galleria Arrivada vuole valorizzare un iter artistico che, attraverso le  poliedriche voci dei suoi esponenti, ha sviluppato un linguaggio espressivo che tocca  la totalita' dell'arte.Il Nuovo Futurismo passa infatti dal mondo della pittura a quello della scultura, del design e  lambisce l'icona pubblicitaria, attraverso la sperimentazione di materiali, il loro assemblaggio e la diversificazione degli oggetti d'arte che produce ,concretizzando un' immagine  entrata in una fase di storicizzazione pur nel continuo divenire.In questa occasione  presentano quindi le loro opere:DARIO BREVIAutore che sempre si e' avvalso dell'utilizzo di MDF (pannelli di legno realizzati industrialmente) quale materia da incidere, ritagliare e modellare per le sue opere. Nascono cosi dalle complesse sovrapposizioni di strati lignei e  colori, forme e immagini di una memoria storica. La stratificazione di materia  conduce  ad una percepita bidimensionalità che  dalla calma iniziale sprigiona nel suo divenire un vibrante dinamismo. Le immagini di Brevi ”futuristicamente” sviluppano un vorticoso movimento in un concetto di “eterno ritorno”  e sfruttano precari  equilibri  di pieni e vuoti, di luci ed ombre, nel perenne bilanciamento di contemplazione e di forza vitale.PLUMCAKE Claudio Ragni e Romolo PallottaAutori di quello che si può definire un mondo fantastico senza tempo e senza luogo. Creano sculture in vetroresina e raccontano, nell'atto di una primigenia plasmazione, il procedere di un intrinseco rapporto, mai totalmente svelato ,tra uomo e natura. Attraverso la mediazione del gesto decorativo e del colore le loro opere, espressione di una materia immota, prendono vita in un movimento che ricerca la sua spiegazione nell'irreale, nel sorprendente, nello stupefacente.Dal catalogo:… i Plumcake presentano un volto del tutto iniziale e quasi fondativo del Nuovo Futurismo, per la loro tendenza a erigere idoli autonomi, tridimensionali, piccoli-grandi monumenti innalzati a gloria del marginale, del superfluo, come vuole la poetica generale novo futurista…E dunque, monumenti sì, ma al precario, all’effimero, come deriva anche dall’uso di una materia plastica intrisa di colore, quasi un graffito che si condensa e si materializza…Brevi produce inizialmente un tessuto che certo mostra assonanze con le forme vegetali di natura, oppure coi fenomeni ondosi delle masse d’acqua, o con soffici monticelli di neve, e dunque a fenomeni del genere si può attribuire uno statuto di carattere aniconico. Ma invariabilmente nelle opere del nostro autore questi tessuti funzionano come trappole, al modo dei fiori carnivori, per andare a impadronirsi di qualche creatura minuta, leggera ed elastica, che magari tenta di sottrarsi all’inseguimento della minacciosa onda avanzante. L’intero processo si può  anche leggere alla rovescio, così da assumere una valenza positiva. Quell’avanzare di formazioni informi, e dunque aniconiche, è come un giacimento, un letto prezioso che si prepara a maturare in sé delle figure abbastanza definite,  benché pur sempre secondo le modalità svelte, fortemente stilizzate, iconiche appunto, e non certo icastiche, che si addicono al mondo dei Nuovi Futuristi… 

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