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In Svizzera...la prima volta sugli sci!

Creato il 28 dicembre 2010 da Nuvola
In Svizzera...la prima volta sugli sci!
Abbiamo scelto il freddo questa volta e assecondato il desiderio di vedere il pulcione con gli sci ai piedi per la prima volta.
Siamo arrivati su su fino in Svizzera, a 1300 metri nel piccolo paesino di Villars-Sur-Ollon, di preciso nel cantone di Vaud. Ho agognato, confesso, prima di arrivare qui, di portare tutti al caldo. Nulla è più liberatorio per me, in una vacanza con i bimbi, del doversi preoccupare solo di fargli indossare il costume e poi vederli correre e giocare sulla spiaggia. Ma è andata così, non mi lamento, ma in questi ultimi anni ho la sindrome della lucertola e cerco sempre e comunque il sole con preferenza per quello che scalda! A questo si aggiunge la mia caduta di qualche anno fa con relativo trasporto in barella che non offre di me certo l'immagine di regina delle nevi. Con questa grave falla nel mio curriculum cerco di rimediare tentando di avvicinare i bimbi allo sci e cercando di capire se a loro piace o se hanno ereditato tutto proprio tutto da me! Il tentativo prevede come prima 'cavia' il pulcione. Oggi è stato il primo giorno. Prima una passeggiata con gli scarponi, poi con uno sci e poi con due e via piccole prime discese. Davvero tante cose per un primo giorno di lezione, considerato che io ancora metto gli sci a spazzaneve!Quest'anno, se ci penso, abbiamo davvero fatto grandi cose. Ho capito che i 3 anni sono una sorta di giro di boa, finalmente l'attività sportiva ci apre le porte e non è necessaria la presenza vigile di mamma e papà in ogni istante. Tutto questo mi ha generato una piccola riflessione. Il nuoto, ora questi primi assaggi di sci. Quando e come si capisce se un bambino ha la passione per un certo sport? Parlo con l'esperienza di chi da piccola è passata 'di palo in frasca', facendo per alcuni anni tentativi di agonismo nel nuoto sincronizzato e poi saltando di qua e di là senza una precisa direzione e alla fine prendendomela con i miei per non avermi fatto avvicinare ad uno sport come si deve. Il punto è come si stabilisce il 'come si deve'? Non credo che i miei abbiano una risposta oggi e tantomeno una colpa per non aver fatto di me un'atleta. Forse non era destino e forse non c'è stato il colpo di fulmine con lo sport che avrei voluto avere. Credo però che se lo sport entra nella tua vita come una dimensione normale della quotidianità e difficile che ne esca facilmente. Perlomeno rimane, se non si diventa un'atleta, un amore per l'attività fisica, il movimento. Come assecondare allora una loro predisposizione, nel caso ci fosse, come coglierla? Certo non si può passare l'anno a fargli fare esperimenti di qualsiasi cosa, questo comporterebbe ulteriori danni alla mia psiche. Come cogliere una passione? Non sono una di quelle maniache, fissate con lo sport, questo lo si deduce facilmente dal mio scarso background sportivo, ma come aiutarlo a fare qualcosa che gli piace davvero. Magari ad un certo punto me lo dirà lui oppure non me lo dirà e sarà uno che odia lo sport perché magari a forza di fargliene provare tanti finirà per non volerne fare nessuno. Comunque la giornata di oggi ha visto una prima parte di 'non voglio stare qui' ad una seconda parte di continue discese con sorrisi a 44 denti! Davvero difficile capire! Io mi sono divertita molto. Vederlo riuscire a fare una cosa che nei primi momenti gli sembrava faticosa e inaccessibile ed essere consapevole della conquista nell'acquisizione di padronanza di sè e del suo corpo è una gioia difficile da misurare per me. Meglio smettere di riflettere e tornare alla cioccolata calda 'agevola ciccia' che fa tanto stare in montagna e magari mi fa rilassare, come in vacanza dovrebbe essere. A proposito, dei 3 nella foto io non sono quella con la pelliccia marrone!
Tips for Trip
Villars-Sur-Ollon è un posto per famiglie. Lo si vede dalla marea di bambini di piccolissima età che ci circondano ad ogni angolo. Corsi di sci già nella pancia di mamma e slittini a volontà. Il paesaggio innevato è mozzafiato. Al risveglio la prima cosa che facciamo è attaccare il naso alla finestra, si, proprio come nella pubblicità, e guardare questo paesaggio bianco e maestoso abbracciati dalle alpi. Arrivare qui non è complicato. In macchina si può fare, era la nostra prima opzione. Avevamo immaginato di partire da Roma, di fermarci a metà strada in un posto che ci avrebbe ispirato per poi proseguire verso la meta. Devo dire che poi le ultime notizie di macchine bloccate in autostrada dalle 18 ore in su ci ha scoraggiato. Anche l'aereo ci sembrava rischioso, causa chiusure aeroporti per neve, ma poi abbiamo pensato che avremmo preferito restare bloccati dentro l'aeroporto che dentro l'abitacolo della macchina e così abbiamo optato per un volo Roma-Ginevra, diretto Alitalia (un'ora e mezza circa) e poi in macchina fino a Villars (circa un'altra ora e mezza). Si può anche optare per i mezzi dopo essere atterrati a Ginevra. C'è un treno e poi una navetta. In questo caso il tempo di percorrenza è un pò più lungo. Nel paese ci sono ristoranti, negozi, una fornita farmacia ( e so quanto è importante) e soprattutto corsi di sci per tutte le età. Anche per adulti. Io ne avrei tanto bisogno se no fosse che a volte ripenso alla barella...

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