In the Mood for Love...

Le fasi dell'Amore.
Dopo 10 anni da single, con diverse relazioni piu' o meno importanti, a dire il vero tutte piuttosto poco importanti e molto divertenti, sto scoprendo cosa sia la vita di coppia, e le sue diverse fasi.
La prima fase e' L'Attrazione, la seconda Ci Conosciamo, la terza Cerchiamo di incastrarci l'uno con l'altra per continuare paralleli [l'Attuale].
L'Attrazione: due mesi di amore notturno, coprendoci di aria e baci, non avevo voglia di andarmene mentre lui dormiva e non mi interessava svegliarmi con il "mammifero nel letto", anzi ne ero felice. Volevo l'odore della sua pelle e non mi dava fastidio ricevere i suoi messaggi la mattina seguente, il suo cercarmi scaturiva un sorriso da ebete sul mio viso, i miei colleghi di Citi capirono cosi' che stavo uscendo con qualcuno che mi piacesse veramente e non con un "mammifero" qualunque, come chiamavo i miei amanti passeggeri. L'Amore? Esiste!
Questa fase penso che sia per tutte una impennata nella felicita', si parla ci si racconta, ma ci si ama tanto.. soprattutto amore.
Il tempo passa e si vuole di piu'.
Ci Conosciamo. Ci raccontiamo sempre di piu', ci cominciamo a piacere, e il gusto di scoprire l'altro porta a desiderare di passare sempre piu ' tempo con l'altra persona, e si comincia a lasciarle la possibilita' di diventare importante, cosi importante che si lasciano il sabato sera le amiche alle 2 a.m. per andare da lui.
Nella fase della conoscenza alcune nuvole coprono il cielo blu, la storia e' giovane e semplice rompere, in testa gia' c'e' il meccanismo [gia' molto utilizzato nei 10 anni precedenti]: "Se ne va al diavolo alla prossima", e automaticamente, con piccole e rapide crisi, ci si avvicina e si da forma, poco a poco, alla relazione. Piccole crisi di assestamento.
Ora che ci siamo conosciuti ci amiamo.
Terza fase: l'Incastro.
Ho capito che era una relazione seria, non tanto quando sono andata a vivere ufficialmente a casa sua, ma da alcuni dettagli della convivenza. I primi mesi di convivenza cominciarono a Barcellona, e le mie amiche sanno quanto furono parzialmente shockanti per me. Passai le prime due settimane di giugno 2009 traballante, alla ricerca di un nuovo perimetro, cercando di disegnare i confini del mio nuovo spazio, e soprattutto sistemando i nostri spazi comuni: fuori la tavola da surf e il wetsuit dalla camera da letto, qualche pareo in camera, incenso, un po' di rosso di qua, e un po' di zebrato-safari di la'. Cominciamo a pensare a un NOI e prenderci cura del nostro compagno che dal momento in cui entriamo in casa automaticamente si dimentica addirittura di come si faccia un lavatrice nonostante abbia vissuto 5 anni solo, anni durante i quali non si stirava neanche le camicie, ma ora, visto che c'e' qualcuno che lo fa per lui, i jean non se li mette se non sono stirati! Ma a parte questo, il dettaglio che mi fece prendere coscienza di quanto fossi gia' introdotta nella vita a due senza essermene accorta, fu una sua domanda: "Gordi, donde estan mis calzetines?" [Amore, dove sono i miei calzini?]. Ascoltai questa terrificante domanda mentre aprivo il frigo, ero appena sveglia e un caldo soffocante stava invadendo la bella ma malodorante Barcellona in una domenica mattina di luglio. La luce del frigo rotta, e un continuo e rassicurante zzzz... accompagnava il suo funzionamento. Percepii le parole del mio amato, e mi dimenticai quello che stavo cercando, due minuti di blackout totale nel mio cervello. Continuai a cercare con gli occhi qualcosa nel frigo, e nel frattempo cercai una risposta, la piu' intelligente. Prensi il latte, lo aggiunsi al caffe' caldo e andai nel balcone in salotto. Juan imperterrito ripropose la stessa domanda, a questo punto l'illuminazione [miracolo che sia arrivata prima di bere un sorso del mio caffelattte], gridai: Estan en la nevera! Busqualos alla'! [Sono nel frigo, cercali li'].
Abbiamo cambiato continente insieme, sono tanti mesi che passiamo la maggior parte del tempo insieme, siamo molto amici, ma ogni tanto ci sono quei momenti di crisi inevitabili [forse] e necessari per una crescita nella nostra coppia.
A volte lo ammazzerei, avrei voglia di prendere uno scalpello, aprire il suo cuore e buttarmici dentro, e gridargli: vedi, IO VOGLIO STARE QUI DENTRO, SEMPREEEE... A volte la sensazione di essere sempre eternamente dopo di lui e' forte, e ora capisco tutte le donne che ho ascoltato direo che gli uomini sono egoisti, o magari siamo noi che amiamo male: dando troppo con la pretesa di ricevere quello che vogliamo esattamente nel modo che vogliamo.
Ho un esempio di amore ampio e incondizionato, ed e' questo il mio modello. Bagnarmi di umilta' e partire da me stessa, dai miei errori e dai miei limiti. Senza rinfacciare, senza pretendere. Io sento il suo amore e mi crogiolo in esso, grande e caldo.
Non rimpiango la mia vita da single, 10 anni li ho passati da paura, senza rimpianti [di sicuro no], e senza neanche troppi rimorsi, anche se a volte mi sono fatta prendere troppo la mano. Quello che posso promettergli non e' amore eterno, ma che lottero' per stare insieme, per la nostra relazione, lottero' contro i miei limiti, lottero' per raggiungere il suo cuore, per non chiuderci con il passare degli anni ognuno in un burbero silenzio. E' forse questa la promessa di amore piu' grande? non ti prometto che ti amero' per sempre.. ma che lottero' con tutta me stessa per continuare a farlo nonostante i momenti tragici che probabilmente passeremo, calvando le onde di questa vita e del suo andamento sinuisoidale.. Surfando la vita insieme e se qualche onda ci allontana, a bracciate, e anche contro corrente, raggiungerci..
Ci saranno altre fasi, probabilmente anche meno simpatiche, l'importante sara' trovare sempre la forza di parlarne con ironia con le tue amiche bevendo un Martini!!
{PS: alcune mi hanno chiesto se possono passare l'indirizzo del blog a loro amiche, anche non conosciute da me, naturalmente si', se pensate che possa interessarle....}