Per proseguire con la fortunata serie delle “ispirazioni al cinema vintage”, vi voglio portare nella dimensione onirica (perchè altro modo di definirla non esiste) di Wong Kar-wai, regista e genio della fotografia (pari almeno al mio altro idolo, il grande Baz – Luhrman) padre di uno dei film più belli e malinconici che io abbia mai visto: In the mood for love.
Ora, sono con voi se mi obiettate un “mamma mia che peso”..e tuttavia vi dico anche no. Questo film è si straziante e lento, malinconico, incomprensibile (ai più) e dannatamente torcibudella, ma ha anche una fotografia e un guardaroba così curati, così spettacolari, che vi ci perderete, e non vi accorgerete più di nulla.
Si, la malinconia vi resterà addosso come se foste un’anatra laccata alla pechinese. Si, alle volte vi sentirete di aver perso il filo del discorso, ma ragazze (e ragazzi con un certo occhio per la moda e le belle cose), andiamo: davvero vogliamo sacrificare questo film sull’altare dei blockbuster sparatutto e dei romanzetti patinati alla Hollywood che sbancano (più o meno) il botteghino al giorno d’oggi?
Certo, vanno benissimo per passare una serata in leggerezza, ma qui siamo su tutto un altro piano, e ve lo dimostro.
Anzi, lascio la parola alle immagini, che si commentano da sole. Del resto, altrimenti, sarei come il prosatore che vuole tradurre la poesia: potrei farlo, ma vi perdereste tutta la bellezza, no?
sempre di Wong Kar-wai, consiglio anche 2046…
Talmente affascinante e forte il messaggio di questo film, e della sua fotografia, talmente dolce annegare in questo pantano malinconico, che gli editoriali ispirati a questo stile si sprecano:ispirazione In the mood for love – Vogue China
Ed ecco, adesso mi è venuta voglia di un viaggio ad Hong Kong, e di sedermi ai tavolini di plastica della prima bettola che incontro, a strafogarmi di Wanton e Dumpling… mannaggia…
ispirazione”in the mood for love” – Vogue China