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In un anno la Cina ha chiuso 1,3 milioni di siti web

Creato il 21 luglio 2011 da Milleorienti

Rilancio, perché mi sembra significativa, una notizia diffusa in Italia da un ottimo centro di osservazione sui nuovi (e i vecchi) media: lsdi – Libertà di Stampa Diritto all’Informazione. Aspetto i vostri commenti…
«Un milione e 300.000 siti web sono stati chiusi in Cina nel corso del 2010. Il dato viene da una fonte ufficiale, l’ Accademia cinese di Scienze sociali che – come riferisce la BBC – ha precisato che alla fine dell’ anno scorso c’ erano il 41% di siti web in meno rispetto al 2009.
Nonostante questo, la Cina popolare avrebbe un ‘’alto livello di libertà di espressione online’’ ha detto Liu Ruisheng, uno dei ricercatori dell’ Accademia, aggiungendo che nonostante il declino del numero di siti, quello delle pagine sarebbe cresciuto, toccando i 60 miliardi, durante il 2010, con un incremento del 79% rispetto all’ anno precedente. ‘’Questo – ha osservato – significa che i nostri contenuti stanno diventando più forti e la nostra supervisione è più stretta e regolata’’.
Molte associazioni per i diritti umani – prosegue la BBC – da tempo protestano contro la censura del web da parte delle autorità cinesi, che hanno imposto una vasta e profonda rete di controlli. Un gran numero di siti online vengono quotidianamente bloccati, fra cui il servizio in lingua cinese della BBC, Facebook, Youtube e Twitter».


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