La ricarica senza fili è già molto popolare, e i cavi sono sempre più cosa del passato. Sembra però che il prossimo passo sarà ancora più radicale. Sarà davvero possibile, in un futuro sempre più prossimo, ricaricare il proprio smartphone tramite rete Wi-Fi? Celebreremo una grande festa d’addio per i cavi e le stazioni di ricarica, e daremo un grosso benvenuto alla fantascienza?
La scienza dietro il caricamento via rete Wi-Fi
I ricercatori dell’Università di Washington stanno lavorando alla tecnologia PoWiFi (acronimo di “Power Over wifi”), che permette di ricaricare i dispositivi a distanza. Il principale obiettivo è combinare comunicazione ed energia per crearne una unica entità, usando quello che è già presente – le infrastrutture Wi-Fi – come fonte di energia.
Come funziona? Il Sistema “Power Over wifi” sfrutta in sostanza l’energia della frequenza radio che i router Wi-Fi già trasmettono, e la trasforma in energia a corrente continua utilizzabile. Poiché la quantità di energia che i router possono emettere durante un periodo di tempo è limitata, gli scienziati hanno creato intanto un software che garantisce che i segnali di energia siano emessi soltanto quando il traffico è inferiore ad un determinato livello. Questo permette il caricamento senza interruzioni.
Risultati impressionanti che confermano le idee di un noto scienziato
Nel suo rapporto, il team mostra come è stata ricaricata una batteria al litio a una distanza di circa 8 metri e una fotocamera e un sensore di temperatura a una distanza addirittura minore (5-6 metri). Gli ultimi due sono stati modificati per estrarre energia in modalità wireless, ossia invece delle batterie sono stati dotati di una sorta di ricevitore di energia. Tuttavia ci sono ancora diversi ostacoli da superare, tra cui primo fra tutti il limite di potenza dei router consentito. In molti paesi europei è in vigore uno standard molto restrittivo, che limita le trasmissioni ad appena 100 milliwatt. Finchè queste restrizioni non cambieranno, questa invenzione non avrà alcuna utilità pratica.
Come affermano gli studiosi nel loro rapporto, l’ispirazione per questo studio è arrivata dallo scienziato serbo Nikola Tesla, che “sognava di eliminare i fili tanto nel campo energetico che in quello della comunicazione”. Un’altro metodo che cerca risultati simili utilizzando una tecnologia differente è il WiTricity, che si basa sull’accoppiamento elettromagnetico tra oggetti impostati sulla stessa frequenza.
Beh, Sig. Tesla, ci siamo quasi.
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