Magazine Diario personale

In un mondo di meraviglie

Da Ritarossa
Ritorno a casa, dopo aver visitato un mondo di meraviglie, dove due bambine stanno crescendo giorno per giorno vicine al mio cuore, ma lontane di fatto qualche centinaio di chilometri, aldilà delle Alpi.

IN UN MONDO DI MERAVIGLIE

Ognuno di questi pupazzi ha una storia speciale ....


Giocare con i bambini è una esperienza che riporta indietro nel tempo.
Conosciamo tre infanzie: la nostra, quella di nostra figlia ed ora quella di Alice e Beatrice.
Quanti ricordi si affollano nella mente.
Mia figlia mi dice che le bambine stanno crescendo in fretta.
Uno di questi giorni avranno diciotto anni!
Ed io le rispondo "Non dirlo a me! Non era ieri che io nella carrozzina portavo a spasso te?!"
I ricordi -mi dice mia figlia- che si sono fatti intensi, da quando sono nate le bambine.
"Mamma, sai che mi ricordo di tutto, di come ero e di come eravate, dei  giocattoli e di come ero vestita, e le mille e mille cose che abbiamo fatto insieme..."

IN UN MONDO DI MERAVIGLIE

Valentina ed Alice


Al mattino dietro la porta della stanza, io sento Beatrice domandare "c'è nonna? c'è nonno"?
Rassicurata sul fatto che ci siamo, si mette in attesa che la porta si apra...e da lì in poi tutta la giornata sarà una richiesta festosa. Giochiamo? Giochiamo. Ha preparato un finto caffè che si deve fare finta di bere con aria soddisfatta! Dobbiamo leggere i libri che ci porta piena di entusiasmo, fare caro e cara a bambole e pupazzi. Le prime parole escono fuori con fatica, ma ci siamo.
L'acqua si scopre dovunque! Acqua da bere, ma è acqua anche quella che Bea  trova sui finestrini dell'auto dopo la notte. E' acqua? certo,è acqua! Apre un libro con il disegno del mare ed esclama " E' acqua!"

IN UN MONDO DI MERAVIGLIE

Beatrice

Beatrice ha mangiato con noi il primo gelato, ed è andata per la prima volta sull'altalena.Mia figlia ha fatto in modo che ci fosse uno spazio speciale dove noi, nonni spesso assenti,  possiamo coltivare la nostra piccola magia.
Beatrice domenica  ha giocato per la prima volta a nascondino con il nonno, dietro gli alberi del giardino.. ".nonno, nonno" e corre a braccia spalancate, sembra  non toccare terra!
La luce del pomeriggio autunnale è splendida mentre io scatto le foto che saranno distribuite nei computer, la sera prima di lasciarci.
Ci  scambiamo i nostri giorni ed i nostri ricordi, per essere presenti anche nei giorni che non lo eravamo.
La nostra vita viene archiviata in doppia copia, come un segno di vicinanza.
Il nostro tempo anche se possono passare mesi di assenza continua ad appartenerci.
E questa sera appena il suono di un sms ha fatto dire a Valentina che i nonni  erano a casa, Beatrice si è precipitata al computer chiedendo di nonno e nonna.
Si è avviato skype ed.... eravamo di nuovo insieme.

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