In via Volontari i turisti del mattore che casca

Non fosse tragico sarebbe comico. Via Volontari, divenuta celebre grazie al crollo di una casa diroccata che ne ha condannato i residenti a dieci mesi (per ora) di reclusione in casa, visto che la strada è stata chiusa al traffico veicolare e anche transitarvi a piedi risulta non proprio igienico, assunta agli onori delle cronache grazie allo spirito ironico e combattivo di alcuni residenti, ora diviene meta di pellegrinaggio. Ci sono persone di Montegranaro e di fuori che, incuriosite dagli striscioni visti in effige sulla stampa, si recano in via Volontari per vedere di persona come stanno le cose. Mi riferiscono i residenti che questi turisti del mattone che casca domandano, chiedono, guardano e si rendono conto di persona che, nella civilissima Montegranaro, patria di eccellenze calzaturiere e cestistiche, c’è chi subisce l’umiliazione di vivere in un luogo malsano, pericoloso, inospitale. Spesso questi visitatori ne rimangono turbati, specie sapendo che è dallo scorso dicembre che questa situazione va avanti, che sono state fatte promesse su promesse, che prima delle ferie agostane s’erano suonate le chiarine per annunciare un’imminente soluzione e, invece, tutto è fermo, tutto è immobile come, del resto, è immobile questa strana città. Speriamo che i turisti del rudere da quattro soldi si rendano conto del livello della nostra classe politica e ne traggano le dovute conclusioni.

Luca Craia