Magazine Cinema

In viaggio con John Ryder

Creato il 30 giugno 2014 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

The Hitcher

Lo sceneggiatore Eric Red dichiarò di avere scritto la trama ispirandosi a Riders on the storm dei Doors. In effetti il passaggio Riders on the storm/There’s a killer on the road raffigura bene l’incipit del film.

Volando più bassi, The Hitcher (1986, diretto da Robert Harmon) non fa altro che sfruttare un monito sempre valido: mai caricare in macchina un autostoppista. Se poi l’autostoppista in questione è Rutger Hauer, nei panni di John Ryder, un assassino psicopatico, allora l’errore potrebbe rivelarsi mortale.

Ryder ha la pazienza del cacciatore. Fermo sul ciglio della strada attende che qualcuno si fermi per dargli un passaggio. Una volta a bordo potrebbe decidere di eliminare subito il guidatore, famiglia a carico compresa; oppure perseguitarlo fino all’esasperazione, come fa con lo sventurato Jim (interpretato da C. Thomas Howell). Avendo perso la prima occasione per sgozzare il ragazzo, Ryder comincia una vera caccia all’uomo, lungo le sconfinate autostrade che attraversano il deserto americano, dove solo sporadiche tavole calde e sudici motel testimoniano la presenza di una civiltà.

Se la paura solitamente è claustrofobica, in The Hitcher sono i vasti paesaggi a spaventare. Terre desolate dove nessuno sentirebbe le grida delle vittime. Il sanguinario autostoppista è il mattatore del palcoscenico di polvere e asfalto. Si materializza dal nulla e sparisce come un impalpabile spirito maligno. Tanto che la polizia non crederà a Jim (consuetudine tipica del genere, ma pur sempre esasperante per chi fa il tifo per il protagonista).

The Hitcher 2

Lo sguardo glaciale di Rutger Hauer, all’epoca già consacrato grazie all’interpretazione di Roy Batty, l’androide fuggiasco in Blade Runner, stavolta è diabolico e non fa rimpiangere, ancora a distanza di anni, altri nomi che si vociferavano in fase di casting (oltre a Terence Stamp, si pensò a David Bowie e Sting).

Come molte storie dal set, si rimane incerti se credere o meno ai racconti circa la paura reale di C. Thomas Howell faccia a faccia con un Hauer immedesimato fin troppo nella parte. Hauer che girò molte riprese senza uso dello stuntman.

Il thriller di Harmon è a sua volta vittima del remake omonimo uscito nel 2007, diretto da Dave Meyers e prodotto da Michael Bay (non una buona prerogativa).

Il ruolo di Ryder è affidato a Sean Bean, che con una performance sufficiente non entusiasma affatto. Ne viene fuori un blockbuster dimenticabile, privo del fascino dell’originale.

Marco Parlato


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :