Inaugurata ‘LA CASA DELLA MEMORIA': Milano non dimentica

Creato il 25 aprile 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

La casa della memoria, inaugurata oggi in occasione del 70° anniversario della Liberazione dal nazifascismo.

Voluta e ideata dal Comune per raccontare la memoria cittadina, la Casa della memoria è un luogo aperto a tutti, che sarà la sede di molte associazioni e che ospiterà in futuro il Museo nazionale multimediale della Resistenza. Sarà utilizzata anche per mostre e iniziative culturali.

La Casa della memoria si trova in via Confalonieri 14, all’interno del complesso di Porta Nuova, tra i nuovi grattacieli e la vecchia Milano, proprio sotto il Bosco Verticale. L’inaugurazione arriva dopo due anni di lavori e darà vita a uno spazio dedicato alla libertà e alla conquista della democrazia, uno spazio pubblico che sarà dedicato ad attività culturali, scientifiche, espositive e didattiche.

La Casa della memoria: il progetto

Il progetto Casa della Memoria è stato concepito per creare un edificio che raccolga, conservi e divulghi la memoria storica di Milano attraverso storie personali e testimonianze reali. È un laboratorio dove le associazioni, gli studiosi e i testimoni possono lavorare insieme generando nuova memoria e proponendola ai giovani per rendere omaggio a tutte le vittime dei totalitarismi e dei terrorismi. Il progetto vincitore è stato presentato dallo studio Baukuh di Genova.

La Casa della memoria offre fin dalla facciata alcune immagini da fotografie scattate a Milano dal 1940 a oggi. Si tratta di scene tratte dalla storia istituzionale. Alcuni esempi sono: l’annuncio dell’avvenuta liberazione della città in Piazza Duomo nel 1945, alcune manifestazioni sindacali e studentesche degli anni ‘70, l’interno della Banca Nazionale dell’Agricoltura dopo l’esplosione della bomba di Piazza Fontana. Vi sono anche diciannove volti di persone comuni, ritratte mentre svolgono le loro normali attività quotidiane o mentre partecipano ad eventi collettivi: operai alla catena di montaggio, contadini di ritorno dai campi, immigrati al confine italo-svizzero, studenti in protesta, donne in corteo, feste di quartiere.

La Casa della memoria accoglie anche le sedi di alcune associazioni come l’Associazione Nazionale Ex Deportati (Aned), Ass. Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi), Ass. Italiana Vittime del Terrorismo (Aiviter), Ass. Familiari Vittime della Strage di Piazza Fontana, 12 dicembre 1969, e Istituto Nazionale di Studi sul Movimento di Liberazione d’Italia (INSMLI)

«È un gioiello prezioso, un laboratorio permanente, che rende concreto l’impegno della città a non dimenticare e che rappresenta anche il coronamento di un impegno di anni», queste sono le parole del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia.

LA CASA DELLA MEMORIA È PER TUTTE LE VITTIME: DAL NAZIFASCISMO ALLE STRAGI DEI MIGRANTI.

Sarà la casa del ricordo, ma anche un luogo dove costruire una nuova memoria condivisa. Dove, per  Pisapia, potrebbero trovare spazio anche i temi della giustizia sociale e della testimonianza di una nuova strage quotidiana, quella dei migranti.

«Milano non dimenticherà mai il passato. Conoscere la nostra storia, soprattutto quella più recente, ci permette di costruire il futuro su solide basi rappresentate dai più alti valori, quali la democrazia e la libertà», ha detto Pisapia facendo un paragone tra le tragedie accadute 70 anni fa e quanto sta avvenendo oggi sulle coste del Mediterraneo. «Fatti che non possiamo dimenticare e che stanno trasformando il Mediterraneo in un cimitero».

«È un luogo unico in Italia, fondamentale soprattutto per i giovani, dedicato al racconto della storia di conquista della libertà e della democrazia nel nostro Paese, ma anche del percorso di crescita etica e civile e di ripudio di ogni forma di violenza che ha reso grande la nostra città e che, ancora oggi, fa di Milano un punto di riferimento della coscienza nazionale».

Tags:Aiviter,Aned,anniversario della liberazione,anpi,Casa della memoria,Giuliano Pisapia,Insmli,isola,milano,nazifascismo,pisapia,Porta Nuova Next post

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