INCANTATI dalla COMMEDIA a Grottaglie (Ta) il 12 maggio 2015

Da Lalunaeildrago
Nel 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri, Grottaglie ospita Franco Palmieri. Un’esperienza unica da Firenze a Grottaglie la testimonianza di chi da oltre un decennio porta a Firenze uomini e donne da diverse parti del mondo che declamano per le vie di Firenze i versi della Divina Commedia.
Un’occasione unica ed irripetibile attraverso la lezione e la presentazione del volume “Incantati dalla Commedia”, Edizioni della Meridiana.
Il progetto di Grottaglie è curato dal regista Alfredo Traversa grazie alla Dirigente del Liceo Moscati Anna Sturino e la prof.ssa Daniela Annicchiarico. Grottaglie - centrostorico - piazza SANTA LUCIA , martedì 12 maggio ore 17.30
Franco PALMIERI:
Attore e regista. Dal 1975 al 1999 fa parte del Teatro dell’Arca. Dal 1979 al 1993 collabora con Giovanni Testori. Nel 2000 è tra i fondatori di Elsinor-Teatro stabile di innovazione. Ha diretto gruppi di teatro universitario a Bologna, Firenze e Milano. Ha firmato regie a New York, Madrid,Parigi e Malaga. E’ direttore artistico di manifestazioni legate alla Commedia di Dante. Ha realizzato progetti formativi in Romania, Israele, Armenia, Stati Uniti e in diverse città italiane.
Quando appresi per la prima volta del suo progetto, riportare Dante in città, “salvandolo” idealmente da un esilio ingiusto e ridandogli un po’ dell’onore che noi fiorentini gli togliemmo senza pudore, rimasi meravigliato e appassionato, tanto da volervi subito partecipare in prima persona. L’idea, che può apparire un po’ folle, un po’ ingenua, funzionò. Continua a funzionare. Ogni anno Palmieri riunisce migliaia di cantori che si mettono a declamare Dante per le strade di Firenze. Anche in piazza Santa Croce, dove un Dante corrucciato ci squadra dall’alto con severità. La Divina Commedia che torna a Firenze, viva, ancora nostra, ancora di tutti. In questo libro Palmieri ci racconta come è nata quell’intuizione (per caso, a New York, al tavolino di un bar) e come si è sviluppata ed è cresciuta negli anni; ricorda gli interpreti famosi e quelli sconosciuti, dal cardinale Antonelli all’ottantenne ex operaio, dalla casalinga al bambino. Ci spiega di come ha portato Dante in carcere e di come ha insegnato agli aspiranti cantori a non lasciarsi scoraggiare dalla complessità degli endecasillabi. Ma il volume è anche una lunga rilettura della Commedia, dove il racconto viene intervallato dalle terzine delle cantiche e spiegato in maniera semplice e chiara. Il messaggio che emerge, dunque, è che la Commedia è bella, è appassionante, regala emozioni, ci ricorda da dove nasce la nostra lingua e anche un po’ la nostra storia, ci fa sentire orgogliosi di essere, prima che fiorentini, italiani. La grandezza di Dante sta anche in questo.
Sindaco di Firenze - M. Renzi

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