Sembra persino che il direttore del personale del Comune di Cremona, Massimo Placchi, non abbia un sufficiente carico di lavoro, come anche il segretario Pasquale Criscuolo. In realtà non è così, i due dirigenti di vertici sono molto impegnati e pacificamente volonterosi, tanto che il consiglio comunale ha approvato un’interessante serie di incarichi esterni agli stessi vertici interni. Sarebbe stato meglio un bando di gara? Oppure dare incarico ad esterni? Ma no. Si usa, anche il Pd lo faceva, certo, la delibera è nella norma.
Giancarlo Schifano, dell’Italia dei Valori, fa un bilancio spiegando che le consulenze esterne nel 2013 si sono ridotte in maniera drastica rispetto agli ultimi anni. Quest’amministrazione aveva esordito con un milione e 200mila euro di consulenze esterne: in molti casi se ne poteva fare a meno, tranne che nel caso di professionalità specifiche impossibili da reperire in organiche. Si potevano ridurre prima, da anni, invece di sprecare denaro pubblico e affidare incarichi inconcludenti agli amici degli amici.
Al direttore del personale il compito di elaborare e fornire atti riguardanti privatizzazioni e liberalizzazioni di servizi per 7.500 euro in più, ma anche 34mila euro per dare supporto al sindaco su progetti legati al programma, oltre alla gestione di relazioni esterne con altri enti e società.
Il segretario comunale avrà invece 10mila euro con partita Iva per dare pareri e patrocini legali, ma anche 13.500 euro sempre con partita Iva per il riordino e la riclassificazione dell’archivio, come prescritto dalla Soprintendenza archivistica.
In tutto 65mila euro in più ai dirigenti fra i meglio pagati. Placchi già percepisce 151mila euro annui lordi, Criscuolo 136mila.