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Questa notte è scoppiato un incendio nei pressi del cantiere della Tav. Partendo dal capanno di una ditta di calcestruzzi, il fuoco si è propagato fino quasi a toccare un deposito di bombole del gas. Sono sta incendiate una gru, un numero ancora incerto di betoniere (tre o cinque) e due camion. A causa del grave rischio corso i vigili del fuochi hanno preso la decisione di chiudere momentaneamente l’autostrada A32 in direzione di Torino. Si tratta di un incendio le cui cause e i cui mandanti (se ve ne sono) sono ancora ignoti, anche se si è diffusa l’idea che si tratti di incendio doloso dal momento che la stessa ditta era già stata vittima di atti di sabotaggio. Poche ore prima era avvenuto l’incontro in Prefettura tra Lupi, ministro dei trasporti, e gli imprenditori che lavorano in Val Susa nel cantiere della Tav. Durante il colloquio il ministro aveva assicurato pieno sostegno a tutte le ditte impegnate nei lavori per la costruzione dell’infrastruttura, le quali sono state spesso oggetto di sabotaggi e minacce. Oggetto di discussione anche la possibilità di un risarcimento statale per i danni subiti e di una copertura assicurativa statale per le imprese, poiché, come ha affermato Lupi: “lo Stato sia costretto ad affrontare per la prima volta la situazione di persone minacciate per aver vinto una gara. Certo, ci sono i casi degli imprenditori minacciati dalla mafia ma questo è diverso. Siamo di fronte ad una situazione nuova e preoccupante e il dovere del governo è quello di passare dalle parole ai fatti.” Al di fuori della festa Pd dove si è tenuto l’incontro, si era raccolto un gruppo di manifestanti NoTav che aveva espresso il proprio dissenso in maniera pacifica e rumorosa. Pertanto l’incendio, avvenuto poche ore dopo l’incontro, ha suscitato una forte preoccupazione; il senatore del Pd Esposito ha così commentato: “In val di Susa siamo ormai all’intimidazione mafiosa. Gli intellettuali come Erri De Luca che tessono pubblicamente le lodi dei sabotaggi sono i mandanti morali degli attentati di queste settimane e come tali andrebbero perseguiti”. Un “escalation terroristica”, viene così definita da Lupi, che sicuramente non può che allarmare, specialmente per le conseguenze che avrà sulla visione che l’opinione pubblica ha del movimento NoTav, la cui base più numerosa, è da sempre pacifica. Il sito di riferimento, Notav.info, commenta così l’accaduto: “Il povero senatore dovrebbe sapere, per motivi di ufficio, se non altro, che la mafia incendia, uccide, ricatta, ecc, per far fare le grandi opere. Su cui guadagna tramite appalti e subappalti.” Questo incendio è l’ennesimo atto destinato a far alzare la tensione tra il movimento e il Governo, in previsione della continuazione dei lavori nel cantiere della Tav.