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Incendio sottomarino,glaciazioni ed evoluzione

Creato il 05 aprile 2012 da Alessandrodecet
INCENDIO SOTTOMARINO,GLACIAZIONI ED EVOLUZIONE
Se consideriamo l'area che un tempo occupava la copertura glaciale durante l'Era Glaciale,oppure quella che attualmente copre sotto 5 km di ghiaccio la Groelandia e L'Antartide,scopriamo che l'acqua affinche il livello oceanico si abbassasse fino a centinaia di metri,dobbiamo concludere che ci sarebbe voluta un'enorme quantità di calore.
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Jhon Tyndall,fisico inglese dell'800 scrisse a riguardo di coloro che attribuiscono la copertura glaciale all'abbassamento della temperatura..."Molti di loro sembrano aver trascurato il fatto che l'enorme estensione dei ghiacciai nelle epoche remote dimostra,ineluttabilmente,l'azione del caldo quanto quella del freddo.Il freddo (da solo)non produce ghiaccio."
Poi calcola che per ogni chilo di vapore prodotto viene richiesta una quantità di calore sufficiente per portare 5 chili di ghisa al punto di fusione.
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Tyndall propone che i geologi sostituiscano l'acqua con il ferro fuso e avranno idea dell'alta temperatura che a preceduto l'Era Glaciale.
Di conseguenza dobbiamo immaginare una quantità di calore tale da portare al punto di fusione una massa di ferro 5 volte più grande della coltre glaciale prodotta.
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All'importanza del calore nella formazione dei ghiacciai durante le Ere Glaciali ha dato rilievo anche un'autore contemporaneo,l'astronomo D.Menzel,dell'osservatorio di Harvard:"Se la variabilità solare ha prodotto le Ere Glaciali,io preferisco credere che sia stato l'aumento di calore a provocarle,mentre una diminuzione del calore le ha fermate".
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In ripetute epoche del passato il globo deve aver più volte sperimentato un terribile processo di riscaldamento,special modo negli oceani.
Larghe estensioni degli oceani devono aver ribollito a causa di colossali inondazioni di roccia fusa ed eruzioni sottomarine.
Uno slittamento della crosta terrestre sopra il mantello,avrebbe generato attrito,convertendo l'energia di moto in calore,con temperature sufficienti per riscaldare la crosta terrestre,attivare imponenti attività sismiche e vulcaniche su scala globale,far risalire in superficie i surriscaldati depositi petroliferi con probabili incendi,far detonare imponenti sacche di gas metano e liberando altri gas venefici nell'aria come il monossido di carbonio,e causando quindi un'enorme evaporazione oceanica.
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Un'altra possibilità altrettanto efficace quanto completa,una gigantesca tempesta magnetica espulsa dal Sole,o una nube di gas e polveri caricata elettromagneticamente,interagendo con il nostro pianeta che di per se è un'enorme elettromagnete,avrebbe creato una reazione con correnti elettriche di superficie con un notevole effetto termico.
Attraversando un campo molto potente,il calore sarebbe stato molto intenso,selezionando i migliori strati conduttori,le correnti elettriche sarebbero passate attraverso formazioni o stratificazioni geologiche generanti metalli,come la ferrite,annientando la vita in superficie e in profondità in alcune regioni e risparmiandola in altre.
Un tale calore avrebbe fatto evaporare gli oceani sino a grandi profondità,causando l'intrusione di rocce ignee in quelle sedimentarie,generando flussi di magma attraverso le fenditure e attivando un enorme numero di vulcani.
Un campo elettromagnetico che generasse un tale effetto termico genererebbe un possibile spostamento dell'asse terrestre,un cambiamento della velocità di rotazione del globo,o un'inversione del moto rotatorio,un inversione magnetica.
Ciò in tutti i casi avrebbe un notevole effetto termico,poichè l'energia di moto verrebbe convertita in energia termica e possibilmente in altre forme di energia-elettrica,con le variazioni del campo magnetico;chimica e nucleare,anch'essa con effetto termico.
INCENDIO SOTTOMARINO,GLACIAZIONI ED EVOLUZIONE
Un tale calore farebbe evaporare gli oceani sino a grande profondità;le attività vulcaniche terrestri con l'immissione di milioni di tonellate di So2 e pulviscolo vulcanico nell'atmosfera avrebbero rallentato la radiazione solare con conseguente effetto di raffreddamento dell'atmosfera sottostante e della superficie terrestre,in netto contrasto con l'enorme quantà di calore rilasciata.
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Come effetto di tutto ciò,davastanti fronti atmosferici e tempeste polvere e detriti,generate da questi forti contrasti di temperatura e dagli effetti dell'alterata rotazione dell'asse terrestre e dalla sua variazione,si sarebbero scatenati in vaste aree del globo.
Il vapore esalato dagli oceani surriscaldati si sarebbe condensato in cascate d'acqua piovana ai nuovi tropici e in prodigiose nevicate e bufere di neve alle medie e alte latitudini;le foreste abbattute,le carcasse di animali,o anche intere mandrie se fossero sopravissute,stessa cosa vale per le foreste ancora in piedi,o eventuali città,nel caso ve ne fossero state,sarebbero stati rapidamente sepolti dalla neve che strato su strato avrebbe finito per compattarsi diventando ghiaccio che poi avrebbe formato le calotte dell'Era Glaciale.
Probabilmente le Ere Glaciali cominciarono proprio così.
Questo genere di eventi turba l'immaginario metterli tutti insieme,ma contrariamente a quanto si pensa potrebbero in realtà costiture la norma dell'evoluzione della Terra e delle specie animali.
De Vries fece osservazioni sulle mutazioni spontanee un decennio,un decennio dopo T.H Morgan trovò delle mutazioni spontanee nella Drosophila Melanogaster,il moscerino dell'aceto,comprendenti differenti colorazioni degli occhi e varizioni della lunghezza delle ali,oltre a molti altri cambiamenti nelle progenie non presenti in nessuno degli antenati.
H.J Muller sottopose il moscerino dell'aceto all'azione dei raggi X,aumentando la frequenza delle mutazioni di 150 volte.
Si scoprì inoltre che molti elementi chimici e temperature prossime ai limiti che l'organismo dell'insetto non può tollerare,possono agire quali induttori alle mutazioni.
Muller concludeva che le mutazioni spontanee sono "generalmente dovute ad un accidentale collisione di molecole e submolecole che avvengono nel corso di un turbamento termico. "e ciò è indicato "dall'aumento nella frequenza delle mutazioni che si sono osservate quando la temperatura si innalza,mentre le temperature normali per l'insetto non creano trasgressioni."
Poichè cambiamenti chimici simili ma più estremi di un turbamento termico,possono essere prodotti dai raggi X e da altre radiazioni ad alta energia,oltre che dai raggi Uv,non è sorprendente che mutazioni spontanee possono essere indotte in gran quantità da questi mezzi,e che il numero di queste mutazioni è proporzionale al numero di colpi fisici causati dalle radiazioni.
L'origine delle mutazioni nelle primula Serotina,osservate da De Vries,come qualsiasi altra mutazione spontanea,può essere ascritta a uno di questi irritanti che agisce direttamente sui geni,forse causato dall'assorbimento di raggi cosmici,solo che si dovrebbe indicare il motivo per cui la primula Serotina,è sensibile a questi fenomeni rispetto le altre piante.
La concreta assenza di raggi X in natura,sebbene sia un potente agente di mutazione nei laboratori,fa si che esso non sia operante in natura nelle mutazioni e quindi nell'evoluzione.
La radiazione e le radiazioni cosmiche sono elementi presenti in natura,l'uno di origine terrestre e l'altro di origine exterrestre,se come evidenzia l'esperimento del moscerino dell'aceto,una qualsiasi mutazione può generare un moscerino senza ali o mutare una pianta o un'animale in una nuova specie.
Nel genere di eventi sopra descritti,si avrebbe certamente un'aumento della radioattività dall'alto,i raggi cosmici,che dal basso,effetti della radiazione nucleare,tali fenomeni effettivamente sono alla base dell'evoluzione del passato.
L'Evoluzione di Darwin è un tassello fondamentale,ma incompleto.
Fonte:Earth in Upheaval,Immanuel Velikovsky

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