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Inceneritore, Cremona di fronte all’Europa e al Cop21

Creato il 12 dicembre 2015 da Cremonademocratica @paolozignani
Inceneritore, Cremona di fronte all’Europa e al Cop21

L'associazione Ambientescienze è rimasta delusa dall'incontro di maggioranza di ieri sera, che ha ribadito la stessa strategia che il Comune tiene da tempo nei confronti di Linea Group holding, società proprietaria dell'inceneritore di cui il Comune è azionista. Giunta di centrosinistra e capigruppo di maggioranza intendono controllare tramite l'Arpa e valutare, ma non vogliono affatto rinunciare a proseguire il percorso verso la vendita di Lgh ad A2A, la società milanese e bresciano che fa dell'incenerimento e delle discariche una parte rilevante del proprio fatturato nei servizi ambientali. Benito Fiori, per Ambiente Scienze, che prepara un documento per questa sera, spiega che malgrado la relazione dell'Arpa e il quadro complessivo che ha indotto la Procura di Cremona ad aprire un'inchiesta, il centrosinistra cremonese non ha trovato motivi sufficienti per chiedere ad Aem spa di respingere l'offerta d'acquisto di A2A.

Tuttavia la lettera della direttrice dell'Arpa Maria Teresa Cazzaniga è stata molto esplicita: chi ha gestito l'impianto non ha fatto sapere in alcun modo al sindaco Gianluca Galimberti che i sistemi di rilevamento delle emissioni inquinanti non stavano funzionando, e che tutto è rimasto nelle segrete stanze di Lgh e del direttore generale Enrico Ferrari, per ragioni sconosciute. La relazione definitiva dell'Arpa, inoltre, come ha fatto sapere il Comune sarà pronta solo tra febbraio e marzo.

I capiturno hanno continuato a bruciare rifiuti anche quando le emissioni superavano la soglia e non hanno fermato l'impianto. Ambientescienze considerava molto grave quanto avvenuto, perché i macroinquinanti pm 2.5 sono ufficialmente considerati cancerogeni. L'accordo internazionale di Parigi ha presentato un documento molto positivo, per l'associazione cremonese, che segue gli orientamenti dell'organizzazione nazionale dei medici per l'ambiente, anzi già negli ultimi tempi la commissione europea ha approvato decisioni a favore dell'economia circolare, per porre fine al sistema che rende possibili discariche e inceneritori. L'Europa prepara un cambiamento che Cremona però non vuole vedere. Il sindaco Galimberti, per Benito Fiori, non ha avuto la forza sufficiente per scegliere una svolta economica e culturale ormai necessaria in Europa, anche perché secondo i dati europei, le morti premature causate dall'inquinamento a Cremona sono 100 ogni anno.

( www.telecolor.net

fotografia tratta da

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