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Inceneritore, intervengono Maura Ruggeri sulle prospettive e Franco Albertoni sui progetti spiegati a Bordi lunedì

Creato il 06 novembre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Dichiarazione di Maura Ruggeri

Apprendiamo, dopo il chiarimento intercorso tra comune ed AEM, che non si procederà nell’ ipotesi di realizzazione di un nuovo termovalorizzatore, tuttavia, la necessità stessa del chiarimento, è la conferma della mancanza di comunicazione tra le società partecipate e la Giunta .
Questo è un dato preoccupante che non può essere archiviato come un incidente di percorso e non ci sentiamo affatto rassicurati dalla pace ritrovata tra l’Assessore Bordi ed AEM.

Da tempo, come opposizione, lamentiamo la mancanza d’informazione e di coinvolgimento sulle scelte strategiche effettuate da LGH e se l’Ammnistrazione comunale non sa esercitare una governance adeguata, sarà sempre più difficile orientare le scelte di società destinate ad assumere dimensioni più grandi che allentano il riferimento al territorio .

l’Amministrazione comunale saprà garantire, in primo luogo ai cittadini, che gli indirizzi votati dal Consiglio comunale saranno effettivamente rispettati?
Gli interventi sulla prima linea del termovalorizzatore, saranno limitati agli adeguamenti per migliorare le emissioni oppure avremo a che fare con un vero e proprio revamping?
Quanto costerà l’operazione? Si chiuderanno le porte,per il prossimo futuro, a scelte diverse dall’incenerimento dei rifiuti?
Tocca al Sindaco, a cui compete la responsabilità dell’indirizzo politico, dare risposte chiare in Consiglio comunale ed ai cittadini

Maura Ruggeri, capogruppo Pd

La capogruppo del pd cittadino vuole che la delibera del consiglio comunale sia rispettata. L’obiettivo è il graduale spegnimento dell’inceneritore.
Da parte propria il presidente di Aem Cremona aveva dichiarato ieri che tra le quattro proposte presentate dalla società ex municipalizzata all’assessore Bordi, intervistato stasera dal tg (telecolor, vie erano solo “interventi tecnici per la riduzione delle emissioni in particolare sulla linea uno, la più vecchia e problematica, compresa anche la soluzione di costruire due linee in più, ma sempre con l’obiettivo di rispettare la capacità massima dell’impianto fissata per legge. Assolutamente mai abbiamo pensato a un secondo impianto”. Si tratta dunque di progetti per l’ammodernamento dell’impianto e nient’altro”.

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