Questo è il consiglio – monito dell’attuale vice Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Martone. “Dalle donne il cambiamento necessario”, (cfr sole 24 ore) un’analisi generica che opera un riconoscimento, a dispetto di quanti credono il contrario, delle numerose alte cariche, incarichi ed elevati livelli culturali che nel nostro paese sono appannaggio dell’universo rosa.
Nell’articolo non si delineano né analizzano strumenti innovativi per rendere effettivo il gap esistente tra maschile e femminile nella promozione e rappresentanza politica all’interno delle istituzioni. Si affronta l’annosa questione di genere mediante la comoda proposta delle quote rosa. Le quote rosa sono strumenti necessari e utili solo all’interno dei consigli di amministrazione, proprio a garanzia del riconoscimento della presenza e del lavoro femminile ma in politica sarebbe auspicabile inserire una lista “rosa” parallela e collegata a quella che presenta candidati maschili. ( Ne scrissi a suo tempo su Il Riformista). Oggi, piuttosto che partire da formule ovvie o generiche come la creazione di lavoro per giovani e donne, si discuta sui motivi per cui queste categorie restano svantaggiate e prevalentemente escluse in termini occupazionali.
Avrei molteplici quesiti da porre al vice della Ministra Fornero come ad esempio i motivi alla base della mancata attuazione/creazione di Comitati Unici di Garanzia all’interno della Pubblica Amministrazione o quali risultati si sono ottenuti riguardo la ricerca di sistemi innovativi che fungano da slancio alla piena attuazione del principio delle pari opportunità. Sarebbe interessante scoprire se si sta lavorando nella ricerca di nuove forme di inserimento socio lavorativo, questa volta però, fondate sul merito trasparente.