La promessa del ministro Giovannini, 100mila nuove assunzioni a tempo indeterminato tra gli under 30, ha acceso molte speranze tra i giovani e suscitato l'interesse di molte imprese.
La circolare INPS n. 131 ha finalmente attuato l’articolo 1 del decreto legge76/2013 del 28 giugno 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 99 del 9 agosto 2013 (Dl Lavoro), grazie al quale le imprese potranno beneficiare degli incentivi economici previsti per favorire l'occupazione giovanile.
Nel caso i 794 milioni già stanziati non dovessero bastare, il ministro Giovannini non ha dubbi sulla prosecuzione del progetto: «se servissero altri soldi sono sicuro che il Governo sarebbe pronto a finanziare ulteriormente queste misure».
Significative le parole del ministro: «quando a luglio abbiamo fatto fare da Unioncamere un’indagine, l’80% delle imprese fino a 49 addetti era già a conoscenza dell’incentivo e il 13% pensava di usarlo. Il 13% significa circa 180.000 imprese orientate, interessate potenzialmente ad usarlo».
Ed infatti, scorrendo varie offerte di lavoro pubblicate online, si vedono già annunci in linea con la normativa del “Decreto Lavoro”, che chiedono come requisiti la mancanza di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi e l'assenza di un diplomadi scuola media superiore o professionale.
Da parte delle imprese, oltre a questi requisiti, si richiede anche che l'assunzione avvenga dal 7 agosto 2013 al 30 giugno 2015, per poter ottenere un incentivo economico pari ad un terzo della retribuzione del giovane assunto, fino ad un massimo di 650€, la cui durata è garantita per 18 mesi in caso di nuova assunzione, 12 per la trasformazione di un precedente rapporto in lavoro a tempo indeterminato, fino ad esaurimento risorse.
Ricordando che sul totale di 794 milioni di euro stanziati, 500 andranno al Sud e 294 milioni alle restanti Regioni, vediamo ora nel dettaglio i numeri, anno per anno e regione per regione:
- 2013, 148 milioni, di cui 100 milioni per il Mezzogiorno;
- 2014, 248 milioni, di cui 150 per il Mezzogiorno;
- 2015, idem, 248 milioni di cui 150 per il Mezzogiorno.
Dei 500 milioni di euro destinati al Mezzogiorno:
alla Sicilia vanno 41,3 milioni di euro;
alla Campania 130,6 milioni;
alla Puglia 106,6 milioni;
alla Calabria 63,1 milioni;
alla Sardegna 31,8 milioni;
alla Basilicata 14 milioni;
all’Abruzzo 8,7 milioni;
al Molise 3,5 milioni.
Dei 294 milioni di euro destinati al Centro-Nord:
al Piemonte vanno 48,9 milioni;
al Lazio 43,9 milioni;
alla Toscana 38,7 milioni;
al Veneto 33 milioni;
alla Lombardia 32,6 milioni;
all’Emilia Romagna 25,1 milioni;
alla Liguria 18,7 milioni;
all’Umbria 14,7 milioni;
alle Marche 13,3 milioni;
al Friuli Venezia Giulia 11,5 milioni;
alla Provincia di Bolzano 5,1 milioni;
alla Provincia di Trento 4,7 milioni;
alla Valle d’Aosta 3,1 milioni.
Cifre significative, che, speriamo, vengano ben spese.