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Inception – Christopher Nolan

Creato il 16 gennaio 2013 da Maxscorda @MaxScorda

16 gennaio 2013 Lascia un commento

Inception
Prima o dopo si doveva arrivare ad "Inception" perche’ e’ impossibile evitarlo ed e’ impossibile ignorarlo.
Quando un film propone idee innovative riuscendo nel contempo a regalare sequenze uniche ed indimenticabili, allora si puo’ parlare a buon diritto di classico, uno di quelli che il tempo non cancella, un ben preciso marcatore storico. Parigi che si arrotola come un cartoncino val bene il walzer spaziale di "2001: Odissea nello spazio" o il bullet time di "Matrix" ma "Inception" ha persino qualche carta in piu’ da giocare a partire da Nolan.
Sono pochi i registi di questo calibro che sanno elaborare in autonomia trame incredibilmente complesse come "Inception" o "Memento", senza dimenticare che "The prestige" o i suoi Batman, non sono uno scherzo.
Trovo straordinario il solo prendere in considerazione un film nel quale i protagonisti si tuffano in quattro livelli di sogno e ancor piu’ che si sia riuscito a renderlo comprensibile a qualsiasi tipo di pubblico.
Dare in pasto e gente comodamente seduta dentro ad una sala cinematografica, un sogno dentro un sogno dentro un sogno dentro un sogno, e’ roba tosta eppure Nolan che ricordiamo di questo film e’ sceneggiatore, regista e produttore, ne e’ stato vittorioso artefice.
Attori. ebbene credo senza ombra di smentita, si possa affermare che ad Hollywood il cambio generazionale e’ non solo in atto ma pienamente realizzato. DiCaprio e’ immancabilmente un fenomeno, Cillian Murphy e’ talmente bravo da non arrivare neppure alla meta’ del suo potenziale.
Joseph Gordon-Levitt mostra qui un assaggio di cio’ che e’ capace di fare e col film giusto, un Oscar nei prossimi anni non glielo toglie nessuno.Tom Hardy e’ un altro che ha dimostrato una maturita’ imprevedibile ed imprevista e se a questi giovani virgulti affianchiamo Watanabe, Berenger, Caine e infiliamoci dentro anche Postlewaite, ci rendiamo conto che potenziale umano e’ stato necessario affinche’ una grande idee divenisse gigantesca.
Resto con una riserva per entrambe le lady, Ellen Page e Marion Cotillard, in special modo quest’ultima che sara’ per via del suo essere francese ma non mi piace per niente.
Effetti speciali. Totali e ancora piu’ sorprendentemente il meglio lo si ha laddove il regista cerca di farne a meno, come nella lotta a gravita’ variabile lungo i corridoi dell’albergo.
Comunque la suggestione della citta’ che crolla in mare sotto il peso dell’incubo, ha la potenza visiva della conclusione del "Pianeta delle scimmie", giusto per tornare a icone indimenticabili.
Musiche: Hans Zimmer, uno che scrive colonne sonore a getto continuo, sa farsi riconoscere nel suo stile unico fatto di archi ostinati e bassi subsonici che tolgono il fiato eppure riesce a sorprendere ogni volta.
Musicista capace di temi memorabili da contarsi a dozzine, in "Inception" supera il suo standard e mi emoziona come non avveniva dal secondo Batman o ancor meglio da "The Rock", a oggi indiscutibilmente il suo capolavoro.
Si puo’ quindi scrivere solo bene di un film?
Certo e per fortuna aggiungo e che importa se qualche particolare, stride, se errori si sono commessi quando si resta in apnea dopo una lunga scena, se a luci accese si vorrebbe rivederlo ancora ed ancora.
Infine se qualcuno ancora mi chiedesse il film di che parla, vorrebbe dire che non mi sono affatto spiegato, quindi la faccio piu’ facile: munirsi di Blu-ray, un numero imprecisato di diffusori e svelti fuori di qui.

Scheda IMDB


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