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Inchiesta sul social SEO, risponde Tiziano Fogliata

Creato il 15 gennaio 2011 da Giorgiofontana

Ho chiesto ad alcuni esperti del settore SEO quali fossero le loro considerazioni in merito alle influenze delle dinamiche social nel loro lavoro.
Oggi risponde Tiziano Fogliata.Inchiesta sul social SEO, risponde Tiziano FogliataTiziano , è un giovane vecchio del web italiano, la sua attività ha toccato in 15 anni tutte le esperienze e el evoluzioni della rete, dall’arrivo di Google alle community, dai CMS ai social network.
Scrive sul suo blog ma anche sul circuito Blogcenter: Motoricerca, Speedblog, LaserInkJet, Verdenatura
.

I motori di ricerca si specializzano e tarano le conversazioni ed il personal brand: Google Real Time Search e Bing social search,
Che segnale è questo? Verrà creato un segmento di ricerca specializzato o è un tendenza verso algoritmi che prevedano un mix tra indicizzazione corporate e social?

Siti e fonti autorevoli sono (o dovrebbero) sempre essere apprezzati dai motori di ricerca e i vari servizi social sono uno degli strumenti che possono aiutarli a scoprire dove e quali sono queste fonti autorevoli. In passato era quasi esclusivamente il link a fornire questo segnale, ma da un po’ di tempo gli utenti tendono a preferire la condivisione su Facebook, Twitter e su altri canali per segnalare una risorsa utile e interessante. I motori hanno dovuto necessariamente prendere atto di questo fenomeno e credo che in futuro avrà sempre più peso l’autorevolezza e le connessioni piuttosto che la semplice “link popularity”. Un altro aspetto da tenere in considerazione è che le SERP diventeranno sempre più personalizzate rispetto al passato.

Da quello che si può intuire vedendo le ultime mosse sue e dei suoi> partner sembra che Facebook si voglia posizionare come il principale
motore di ricerca.Vedendo quindi Google come suo diretto concorrente e non altri social media.Che cosa pensi che comporti questo per l’attività SEO?

Facebook ha già stretto accordi con Bing, ma non credo che il suo obiettivo sia quello di fare concorrenza diretta a Google nel settore della search, anche perché non sarebbe una sfida tanto facile da vincere. Credo però che Facebook non abbia ancora iniziato a sfruttare a fondo tutta la mole di dati di cui dispone. Sicuramente potrebbe migliorare (e di molto) il proprio motore di ricerca, ma non per fornire un servizio che sia in diretta competizione con quello di Google.

Secondo le tue osservazioni e sperimentazioni quanto pesa nel posizionamento complessivo di un brand in una Fan Page di Facebook, e le interazioni esterne come gli Ilike?

Sia Google che Bing hanno affermato che i link condivisi su Facebook e Twitter possono avere un impatto sul ranking di una pagina, ma questo non dipende semplicemente dal fatto che i motori trovano un link in più. Su Twitter, ad esempio, conta molto l’autorevolezza dell’utente che ha inviato il messaggio contenente il link e anche quante volte è stato condiviso. Anche su Facebook il discorso è simile e molto dipende dal numero di azioni collegate a quel link (commenti, like, condivisioni). A differenza di Twitter però, su Facebook i motori di ricerca non hanno accesso diretto alle bacheche dei singoli utenti.
Questo non è sicuramente un motivo per fare spam sui social network, ma più che altro deve essere considerato come un segnale che dovrebbe spingere le aziende ad essere attive per cercare di costruirsi una fitta serie di relazioni e un’immagine autorevole all’interno dei social network.
Un discorso a parte può essere svolto in merito al fatto che solitamente, avere attivato diversi profili sui social network, può permettere all’azienda di occupare diverse posizioni all’interno delle SERP dei motori di ricerca. Questo però non deve essere l’unico obiettivo dell’attività sui social.

Anche Twitter sta investendo notevolmente sulla ricerca dei suoi contenuti pensi che questo comporti delle nuove strategie SEO?

Spesso si è abituati a vedere le strategie SEO semplicemente come un “trucco” per posizionare un sito più in alto sulle SERP rispetto ai concorrenti. Usare Twitter solo per cercare di avere qualche link in più non ha molto senso a mio giudizio, se non si pensa a costruire una relazione o a offrire un servizio ai propri utenti.

Quanto pesano menzioni, retwitt, hashtag per il rank di un pagina

Come ho detto precedentemente sono fattori dei quali i motori di ricerca possono tenere conto, insieme a molti altri. Non credo che gli hashtag abbiano però molta influenza da questo punto di vista, però possono aiutare per rendere più visibili i propri messaggi agli altri utenti.

Anche Linkedin sta aprendosi all’esterno.Con i gruppi aperti il valore dei commenti e delle citazioni saranno presi in considerazione per pesare un contenuti, la pertinenza, la rilevanza?

Vale probabilmente il discorso fatto precedentemente per gli altri social, ma non ho esperienza diretta su questo.

Come stanno rispondendo Viadeo e altri business social network rispetto alla necessità di dare rilevanza esterna ai profili e ai conetnuti editoriali?

Parlando di business social network la prima parola che mi viene in mente è: inflazione ;)

La link popularity è un parametro che verra sostituito a poco a poco dalle corrispondenze social ( Fan, Follower, friends ), ha ancora senso dare importanza al Moloch backlink ?

Non credo verrà sostituito, o almeno non a breve, semmai integrato con altri fattori. Il link, specie se proveniente da una fonte autorevole e tematicamente affine, avrà ancora un ruolo fondamentale per aiutare i motori di ricerca a capire il valore di una pagina, influenzandone quindi il ranking.

Mobile, geolocalizzazione, Google Maps, geo social networking sono matera di studio per un esperto SEO ?

Sicuramente si, anche perché come ho detto prima la SEO sta diventando sempre di più una disciplina olistica, che deve prendere in considerazione molteplici aspetti e molteplici realtà. Bisogna poi considerare che, solitamente, l’obiettivo di chi fa SEO non è tanto quello di portare un sito in prima posizione ma quello di aumentare le conversioni e di conseguenza il fatturato dei propri clienti. Fermarsi al primo passaggio è una strategia miope, sempre che la si possa ancora chiamare strategia. ;)

Anche nell’e-commerce il social commerce, la condivisione di indormazioni e di esperienza sui prodotti, porterà molti cambiamenti nei investimenti SEO ?

Questo già avviene ogni volta che proviamo ad effettuare un acquisto in Rete. Quando acquistiamo un libro perché ne abbiamo sentito parlare su Facebook e letto la recensione su Anobii, quando prenotiamo un hotel dopo aver letto i pareri degli altri ospiti. Le aziende devono abituarsi che non sono più le uniche fonti di informazione sui loro prodotti e servizi, ma tutti possono parlare e dare opinioni. Questo per molti imprenditori è terrificante, ma chi ha saputo, sa e saprà gestire questo cambiamento avrà successo, gli altri si dovranno accontentare delle briciole.

Posizionamento naturale contro tecniche di posizionamento, chi vincerà alla luce di tutte queste considerazioni?

Sarà necessario lavorare tanto e seriamente, senza mai perdere di vista il cliente e la qualità dei propri prodotti/servizi. Pensare solo alle tecniche di posizionamento come a dei trucchi per guadagnare qualche posizione ha senso se questo fa parte di una strategia più ampia. Essere convinti che scalare le posizioni sulle SERP sia il punto di arrivo significa non aver compreso quanto sta accadendo intorno a noi.

Grazie Tiziano e a presto


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