Magazine Talenti

incipit

Da Guchippai
incipit
Mi metto sulle tracce di Charles in un soleggiato giorno di aprile. Rue de Monceau è una lunga strada parigina, tagliata dalla fastosa avenue Malesherbes che sfocia infine nel boulevard Péreire. E' un lieve pendio, quello su cui affacciano signorili edifici residenziali in pietra che rielaborano con discrezione temi neoclassici, ciascuno un palazzo fiorentino in piccolo con massicce zoccolature bugnate al piano terra e  profusione di teste, cariatidi, cartigli. L'81 di rue de Monceau, l'Hotel Ephussi da cui inizia il viaggio dei miei netsuke, si trova quasi alla sommità del pendio, appena oltre la Maison Lacroix. Scopro, con un velo di tristezza, che oggi ospita gli uffici di un istituto di previdenza privato.Edmund de Waal, Un'eredità di avorio e ambrai netsuke sono miniature giapponesi che venivano utilizzate come fermagli per fissare agli indumenti i contenitori porta-oggetti (i kimono sono sprovvisti di tasche); essendo concepiti come oggetti di uso sia pratico che ornamentale, erano realizzati con estrema cura e ricercatezza, tanto da costituire dei veri e propri oggetti d'arte. l'autore del libro, ceramista, critico e storico d'arte, ne eredita una collezione di 264 esemplari che si trasmette nella sua famiglia dalla metà dell'Ottocento e decide di investigare i modi in cui sono pervenuti originariamente a Parigi, nelle mani del suo antenato Charles Ephussi, per poi finire a Tokyo da suo prozio Ignace. si tratta di una ricerca affascinante che lo porta a esplorare la storia delle sua famiglia, a cercare collegamenti, a scoprire emozioni che finiscono per travolgerlo e coinvolgerlo più di quanto non avesse messo in conto. invidio un po' le persone che hanno una tale storia familiare alle spalle, io addirittura non ho nemmeno più nessuno a cui chiedere, tantomeno documenti come lettere o diari del passato.

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog