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incipit

Da Guchippai
incipit
La prima volta che ho pensato a quando avrei compiuto trent'anni ero in quinta elementare. La mia amica Darcy e io avevamo trovato sul retro dell'elenco telefonico un calendario perpetuo, di quelli con cui si può conoscere una qualsiasi data futura e, usando una piccola griglia, determinare in quale giorno della settimana cadrà. Così individuammo il nostro compleanno nell'anno successivo, il mio a maggio e il suo a settembre. Il mio cadeva di mercoledì mentre il suo di venerdì, quando il giorno dopo non ci sarebbe stata scuola. Una piccola vittoria, ma tipica da parte sua. Darcy era sempre la più fortunata delle due.Emily Giffin, Piccole confusioni di lettoconfesso che ho preso questo libro pensando che fosse un'esimia stronzata. e perchè l'hai preso, allora?, chiederete giustamente voi. intanto perchè ero in biblioteca e non costava nulla, e quindi, proprio per questo, se non mi fosse piaciuto lo avrei potuto lasciare a metà a cuor leggero, e anche perchè, una volta ogni tanto, qualche esimia stronzata bisogna pur leggerla, tanto per. invece devo dire che mi è piaciuto. l'ho trovato molto più intelligente di quanto non mi aspettassi. la storia in realtà è una sorta di favola. ci sono due amiche, una normale e una che è la classica persona a cui va sempre tutto bene: bella, ricca, brillante, munita di fidanzato perfetto. ed è qui che casca l'asino, perchè detto fidanzato, che prima di conoscere lei era un caro amico di quella normale, proprio di quest'ultima s'innamora, e per giunta alle soglie del proprio matrimonio. dubbi esistenziali a go-go, quindi, ma soprattutto l'analisi di un'amicizia di vecchia data tra due donne diversissime che sono sempre sembrate inseparabili. ho poi scoperto che ne è stato tratto un film, distribuito con quello che è anche il titolo originale (cento volte migliore) del libro, ovvero Something borrowed. trattandosi di una storia tutto sommato leggera, è probabile che la versione cinematografica sia divertente e che giochi soprattutto su certe situazioni, tralasciando le riflessioni della protagonista cartacea.

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