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Eravamo già in quattro quando una notte d'estate insolitamente fredda nacque Ida. Grazie alla luna quasi piena, alle due era ancora così chiaro che potevamo contarci le lentiggini sul naso. Avevamo deciso di restare svegli fino a quando avremmo sentito il suo primo grido. Ci eravamo portati patatine e Coca nella nostra stanza nel sottotetto e avevamo indossato i nostri pigiami di flanella più caldi.Renate Dorrestein, Album di famigliaEllen è una sopravvissuta. lo si capisce molto prima della fine del libro, a mano a mano che lei, con l'aiuto di alcune vecchie istantanee di famiglia, ricorda gli episodi della sua infanzia, specialmente quelli che hanno portato all'evento che ha segnato la sua vita e che non riporterò per non rovinare la sorpresa a chi non ha letto il libro. è una storia cruda, che colpisce nel profondo, proprio perchè i protagonisti sono persone normali, comuni, come potrebbero esserlo i nostri vicini di casa o noi stessi, ma la follia, si sa, non guarda in faccia a nessuno. è un libro che ho letto d'un fiato e che mi ha fatto venire voglia di rileggerlo subito dopo, per assaporare meglio i particolari che, alla luce della conclusione, risultano più eclatanti. penso proprio che mi cercherò altre cose di quest'autrice.