incipit

Winnie Maas morì perchè aveva cambiato idea.Qualcuno disse perfino che era morta perchè era bella e sciocca. Una combinazione molto rischiosa.Oppure perchè era ingenua e si fidava delle persone sbagliate.O perchè quel bastardo di suo padre aveva abbandonato la famiglia quando Winnie usava ancora pannolini e biberon.Ci fu anche chi sosteneva che Winnie Maas mettesse gonne un po' troppo corte e camicette un po' troppo attillate, e che la colpa fosse soltanto sua.In effetti nessuna di quste ipotesi era del tutto priva di fondamento, ma l'aspetto decisivo era stato proprio quello. Winnie Maas aveva cambiato idea.Lei stessa se ne rese conto, un istante prima di toccare terra e di sfracellarsi inesorabilmente il cranio su una barra d'acciaio.Håkan Nesser,  Un corpo sulla spiaggianon ho letto molto di Nesser, ma lo ritengo comunque uno degli autori scandinavi che preferisco. questo romanzo, che arriva da noi con oltre dieci anni di ritardo sulla sua pubblicazione svedese, ha la profondità che ricordavo negli altri. non si tratta di un semplice giallo; è un libro che parla di scelte e di sacrifici. la prima vittima alla quale si accenna è appunto la dimostrazione di come l'abbinamento di bellezza e stupidità sia deleterio per chi ne è portatore. anche l'investigatrice Ewa Moreno, che si trova coinvolta in questo caso malgrado sia in ferie, è bella, ma non è certo stupida. sarà infatti proprio lei a sbrogliare la matassa, arrivando a un finale che si potrebbe definire di giustizia alternativa. l'indagine sui personaggi e l'approfondimento dei loro caratteri va al di là del semplice giallo di genere e porta il lettore a riflettere su come le nostre scelte condizionino la nostra vita e su come la rapida reazione di un momento porti a conseguenze lunghe vent'anni.