incipit

Miriam sollevò lo sguardo dal registratore di cassa per dare un'occhiata all'orologio della banca. Mancavano tre minuti alle tre. Poi guardò verso la porta. Un cliente, forse l'ultimo della giornata, stava per entrare in quel momento. Era fermo sulla soglia della grande porta a vetri e con il bastone nella mano destra cercava di individuare ostacoli a lui invisibili. Stringeva con la sinistra l'estremità di un guinzaglio e il pastore tedesco che gli faceva da guida aveva già varcato l'ingresso per entrare.Anders Bodelsen, La borsa e la vitaBodelsen è un noto autore danese che io ho letto per la prima volta con questa storia. storia amara e cinica, benchè scritta con un linguaggio e attraverso vicende apparentemente banali e quotidiane. il succo è che il crimine non paga. magari sembra di sì, all'inizio, però prima o poi qualcosa va sempre storto. qui a complicarsi la vita è un impiegato di banca, Flemming Borck, che un giorno ha la levata d'ingegno di approfittare di una rapina per intascarsi un bel malloppo dando la colpa al ladro. questi però mangia la foglia e gli impone una collaborazione futura. inutile dire che niente andrà per il verso giusto.