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incipit

Da Guchippai
incipit«Per oggi è finita» disse Christophe Bohun sottovoce, tra sè, nella fitta oscurità della scala deserta.Come sempre, era stato il primo a correre fuori dall'ufficio, quasi fuggisse da una casa in fiamme. Ma per qualche istante si appoggiò al muro freddo della scala, godendosi una piacevole sensazione di sollievo. Era assetato di buio e di silenzio; con mani tremanti frugò nervosamente nella tasca del soprabito cavandone l'accendino e l'astuccio delle sigarette; ne prese una con tanta furia da spezzarla; la gettò via, ne accese un'altra e aspirò il fumo con avidità.Aveva ancora le dita formicolanti. Si sfregò a lungo le palpebre irritate dal riverbero della lampade, socchiuse gli occhi sbadigliando, e cominciò a scendere.Una giornata archiviata... Una giornata in meno da vivere... Grazie al cielo...Irène Némirovsky, Una pedina sulla scacchierail protagonista di questo bellissimo romanzo è una uomo incattivito e amareggiato. figlio di un magnate che facilmente si era arricchito e altrettanto facilmente aveva perso tutto, si ritrova a trascorrere le giornate rimuginando su quanto perduto e su quanta sarebbe bella la vita ad avere denaro a sufficienza. invece gli tocca fare l'impiegato per l'ex-prestanome (ora diventato uomo d'affari di successo) del padre e di sopportare la moglie perfetta, la cugina sfatta e ancora innamorata di lui, il figlio nervoso e il padre in punto di morte. sullo sfondo c'è la Francia degli anni Trenta, nel bel mezzo della crisi economica e delle sue conseguenze, e sia il carattere del protagonista che questo sfondo fanno sì che, cambiando la data, questa storia potrebbe stare accadendo adesso. allora, come oggi, pare proprio che avere denaro sia la sola maniera per essere felici e chi denaro non ne possiede a sufficienza è soltanto un poveretto indegno di stare al mondo, che trascina la propria vita in quella che è mera sopravvivenza. la Némirovsky non dà giudizi, si limita a descrivere e narrare, a meno che il giudizio non stia nell'inevitabile finale. ho letto con molto gusto questo libro, desiderando approfondire la conoscenza di questa autrice dopo la buona impressione che mi avevano fatto alcuni suoi racconti; devo dire che non ne sono stata affatto delusa.

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