“«FONO
Da Comando Generale
di Corpo Galattico, Sol III
a Comiliter IV Zona – Urano»
Risulta questo Comando che presso Primo Reparto Boos d’Assalto verificatisi vergognosi casi omosessualità Alt Pretendersi elenchi responsabili et pronta et severa repressione Alt.”
Sono le prime righe di Stelle e stellette di Umberto Eco, racconto di fantascienza pubblicato sia in forma autonoma che nel volume Il secondo diario minimo. Stelle perché è fantascienza, con una breve storia che spazia fra mondi e razze molto diversi fra loro. Stellette come gradi militari, e i cervelloni dell’esercito non escono particolarmente bene dalla vicenda. Purtroppo per una particolare razza, i cervelloni non sono i soli a non uscirne bene, anche se per il lettore l’effetto finale è esilarante.
Il nuovo incipit:
“Questa è una storia di tanto tempo fa. A quel tempo gli idiomi e le lettere dell’alfabeto erano molto diversi da quelli di oggi. Per rappresentare quegli idiomi si è usato l’italiano.
Le rune erano lettere antiche originariamente ottenute intagliando o graffiando legno, pietre o metalli, ed erano pertanto sottili e angolose. Al tempo di questa storia soltanto i nani ne facevano uso regolare, specialmente per documenti privati o segreti.”