Chi puo’ parta,o meglio chi puo’ partire?
Pochi a quanto pare quest’anno,causa scarsa moneta e debiti in evoluzione esponenziale.
Se penso alla partenza,trovo stimolante un’idea:il luogo simbolo di qualcosa.
Mi spiego meglio.
Chi andrebbe a Mosca?L’ex comunista diventato soft per la caduta del patto di Varsavia e del muro di Berlino?
Oppure chi andrebbe a Saigon,l’inferno dei vietnamiti e del fantasma americano?
Insomma alla luce dei fatti e dei cambiamenti politici nel mondo,c’e’ ancora un luogo che non e’ cambiato per colpa del genere umano?
Il Tibet,altro sacro territorio violentato dal regime cinese e dall’immolazione dei monaci buddisti che morirono assieme alla popolazione in 69.000 nel 1959?
Per non parlare della foresta dell’Amazzonia deturpata dal vile saccheggio dell’industria della carta.
E allora ci rimane l’inutilita’ o la finzione di cio’ che fu’ il passato.
Vedi il Colosseo.
Mura che hanno ospitato combattimenti e eroi,re e vigliacchi politici.
Oggi ci si traveste da centurione per campa’ e farci rivivere cio’ che fu allora il simbolo della forza e del potere capitolino.
Allora molto meglio andare a visitare chiese e musei,forse quei pochi simboli incontaminati che reggono l’urto dell’orgia turistica estiva?
Io dico di si.
P.S.
Mi viene in mente Cuba e il suo comunismo che nonostante tutto attira persone da tutto il mondo.Avana e il suo centro e i turisti con i sigari in bocca.Il Che sulle maglie al concerto di Vasco…pure questo e’ segno dei tempi che cambiano.