Entucci ecco una segnalazione che vi piacerà sicuramente ^_^ James O’Barr, autore de “Il Corvo”, sarà ospite dell’edizione 2015 di Lucca Comics and Games.
Dal 29 ottobre all’1 novembre la casa editrice Edizioni DB organizzerà uno signing session presso il loro stand, e nell’occasione verà segnalato/a un anteprima assoluta del loro catalago firmata da James O'Barr: “Il Corvo - Libro Secondo”.
A seguire una breve bio dell’autore; nei prossimi giorni comunicheremo tutte le modalità di incontro con l’autore.
James O'Barr è nato in una roulotte di Detroit appena in tempo per vedere morire Marilyn Monroe e John Kennedy, ma è innocente per entrambi i casi. Ha passato i primi sette anni della sua vita tra orfanotrofi e case famiglia, ed è per questo che ha qualche problema di comunicazione.
Quando è stato adottato, si è portato dietro i suoi pastelli, e da allora li ha sempre con sé. Mentre viveva a Berlino, alla fine degli anni Settanta, ha creato il Corvo: un tentativo di venire a patti con la morte della sua fidanzata, uccisa da un automobilista ubriaco. Ci mette quasi dieci anni a finirlo, e nessun editore sembra interessato (“troppo triste, troppo confuso”) finché, quasi per sfizio, Caliber decise di pubblicare il primo numero nel 1989. Ancora oggi, il Corvo è la graphic novel indipendente più venduta della storia, con circa 4 milioni di copie vendute. Non è che comunque James si sia arricchito poi molto.
Nel 1993, dal Corvo è stato tratto un omonimo film culto, con protagonista Brandon Lee.James ci tiene a fare sapere che praticamente tutti i soldi che gli sono arrivati dal film li ha donati in beneficenza ad associazioni per l'infanzia. Ci tiene altrettanto a fare sapere che non ha niente a che fare con i 3 sequel e serie tv (anche se Mark DeCascos gli piaceva).
Quando sente parlare del nuovo piano per un remake del film, si mette a ridere. Seeeeeee, dice. Ha lavorato con tutti gli editori americani più importanti, eccetto la DC Comics, che a quanto pare ha paura di quello che potrebbe fare con Batman.
Nel 1995 ha vinto, a Roma, un premio Yellow Kid.Dopo 35 anni a Detroit (proiettili, coltelli e macchine che ti travolgono sono delicati suggerimenti che è arrivato il momento di andarsene), adesso vive a Dallas dove colleziona vecchi libri, dischi, teschi e cuori di giovani vergini. Dipinge e scrive tutti i giorni.
È alto, allegro, amichevole, abbastanza affascinante e per niente somigliante a Robert Smith (eccetto, forse, per il rossetto nero alle serate goth al Church).