
Nulla cambia sotto il sole, in giro per Tel Aviv c'è la frenesia di sempre, l'abituale brulicante bordello, la vita scorre a mille allora, more solitu s'incrociano le persone e le lingue più disparate. E' venerdì, giorno di grande spesa, al tramonto inizierà il sabato e una coltre di calma e silenzio calerà sulla città, la tavola di famiglia dovrà essere ricca ed imbandita, perciò impossibile non fiondarsi subito al mercato Hakarmel, debordante di melograni rossi come il fuoco e in Nahalat Binyamin dove artigiani, artisti, designer e varia umanità espongono su colorate bancarelle le ultime creazioni e mercanzie.

Un operaio stanco, a fine lavoro, osserva dalla sua baracca il panorama che ha di fronte: montagne di cassette vuote
Un massaggino è rilassante e non fa mai male male
tanto più che accanto tre vecchi pensionati suonano dei valzer di Strauss come a Vienna.

Dei minuscoli visi di ceramica osservano il passaggio, mentre la signora pensa: visto che non sto vendendo nessuna collana, mi faccio una patata bollita ripiena.
Gaia, stupenda come il sole, osserva tutto e non si lascia scappare niente, tanto è comodamente adagiata in un marsupio sul petto del suo papà. La mamma è americana, ma da piccola ha vissuto in Italia, a Firenze, adora l'Italia e quel periodo della sua vita, ecco il perchè del nome italiano che ha dato alla sua bambina. Dettaglio di stile da non trascurare, riminiscenza forse dell'italian style, madre e figlia portano lo stesso berretto.
i gemelli invece preferiscono stare a pancia in giù e culo al vento, ma hanno ragione perché così si godono meglio lo spettacolo del teatro di strada.E per finire in bellezza le prime news da Tel Aviv non poteva naturalmente mancare una sposa, corpetto di metallo e perle, modello "si salvi chi può".





