La questione dei Marò arrestati in India ha rivelato due cose:
1. La totale mancanza di rispetto delle norme internazionali da parte dell’India;
2. La totale incapacità dello Stato italiano di tutelare i propri militari e cittadini all’estero.
La Convenzione di Montego Bay del 1982 parla chiaro con il suo Articolo 97:
“Giurisdizione penale in materia di abbordi o di qualunque altro incidente di navigazione
1. In caso di abbordo o di qualunque altro incidente di navigazione nell’alto mare, che implichi la responsabilità penale o disciplinare del comandante della nave o di qualunque altro membro dell’equipaggio, non possono essere intraprese azioni penali o disciplinari contro tali persone, se non da parte delle autorità giurisdizionali o amministrative dello Stato di bandiera o dello Stato di cui tali persone hanno la cittadinanza.
2. In ambito disciplinare, lo Stato che ha rilasciato la patente di capitano o un’idoneità o licenza e` il solo competente, dopo aver celebrato un regolare processo, a disporre il ritiro di tali documenti, anche nel caso che il titolare non sia cittadino dello Stato che li ha rilasciati.
3. Il fermo o il sequestro della nave, anche se adottati come misure cautelari nel corso dell’istruttoria, non possono essere disposti da nessuna autorità che non sia lo Stato di bandiera.”
In caso di illecito o di mancato rispetto delle regole di ingaggio da parte dei soldati italiani, l’Italia e nessun altro Stato può assolutamente arrestare, ne tantomeno giudicare i suddetti. Quei ragazzi vanno rilasciati immediatamente, dato che il loro arresto è illegale e scandaloso.
Scandalo che si ritrova nel comportamento della Comunità Internazionale, la quale non ha alzato un dito per correggere l’India che intende sua giurisdizione qualunque parte del Mondo dove venga colpito un suo cittadino, fregandosene totalmente delle norme che regolano le acque internazionali.
Scandalo che si può vedere nuovamente nello Stato Italiano, il quale sta tenendo un profilo che non si può definire basso, ma nullo. Qualche titolo di giornale, poche notizie nei Tg e nulla più. Perchè non ci sono condanne ufficiali all’ONU, al Parlamento Europeo, alla NATO?
Scandalo che si rispecchia nelle parole dei cosiddetti “antagonisti”, militanti dei centri sociali e appartenenti alla parte estrema della sinistra politica, gente che plaude alle violenze contro le forze dell’ordine, alla morte dei militari all’estero e vorrebbe magari la morte dei due Marò, dimenticandosi che sono cittadini italiani vittime di una azione illegale da parte di uno stato straniero.
Le indagini porteranno a comprendere meglio lo svolgersi dei fatti in cui dei pescatori hanno perso la vita e se sarà ritenuto errato il modo di agire dei militari, dovrà essere la Procura Militare italiana e nessun altro ad emettere sentenza di condanna, la quale dovrà essere svolta in carceri militari italiane e non in quelle comuni indiane!
Per questo ancora una volta, MARO’ LIBERI!
Flavio Coraglia