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India, impedito il funerale pubblico della giovane bruciata. Scatta la protesta

Creato il 05 gennaio 2014 da Webnewsman @lenews1
India, impedito il funerale pubblico della giovane bruciata. Scatta la protesta Pubblicato da Krizia Ribotta

India, impedito il funerale pubblico della giovane bruciata. Scatta la protesta

In seguito all’impedimento del corteo funebre pubblico per la giovanissima morta a Calcutta il 31 dicembre dopo essere stata bruciata viva da due dei suoi aguzzini, si è scatenata una vera e propria rivolta di diversi esponenti politici. Il padre della vittima, un tassista appartenente al sindacato comunista, aveva chiesto una cerimonia aperta a tutti, ma la polizia non gliel’ha concesso, e ha portato il cadavere della ragazzina al crematorio senza il permesso della famiglia.

Questo nuovo caso di violenza sulle donne ha letteralmente scosso sia nella metropoli indiana sia a Nuova Delhi, e migliaia di persone si sono riversate in piazza chiedendo giustizia e protezione. Le fonti del governo statale hanno reso noto che tutti e sei gli accusati sono stati arrestati e hanno assicurato “tolleranza zero” nei loro confronti.

Inoltre, vista la gravità del reato di abuso sessuale, tre giorni fa il governo indiano ha annunciato che sui mezzi di trasporto pubblico verranno installati dispositivi Gps e telecamere a tutela del sesso debole, in modo da provare a fermare una volta per tutte l’atrocità dello stupro, sia a livello individuale che di gruppo. Il progetto, approvato dalla commissione per gli Affari economici, verrà finanziato con il fondo istituito nei mesi scorsi in seguito ad un caso analogo di stupro, torture e omicidio di una ragazza di 23 anni avvenuto nel 2012.

Le vittime dei reati sessuali in India sono aumentate vertiginosamente nel corso degli anni, tant’è che la violenza contro le donne è vista come una vera e propria piaga: secondo il National Crime Records Bureau il numero degli stupri nel Paese è passato da 2.487 nel 1971 a 24.206 nel 2011. A nulla sembra infatti essere servita la nuova legge entrata in vigore in India lo scorso aprile che indica come reato e punisce gravemente gli attacchi con l’acido, lo stalking e il voyeurismo.

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