Gli omeopati accreditati in India sono più di 500.000 (mezzo milione)
Secondo i dati forniti da ASSOCHAM (Associated Chambers of Commerce and Industry of India), nel 2010 il mercato omeopatico indiano è cresciuto del 30% passando da 500 a 668 milioni di euro. Secondo il Sig. D. S. Rawat, Segretario Generale di ASSOCHAM, che ha illustrato i dati, la crescita della medicina omeopatica rispetto l’allopatia è dovuta alla sua efficacia, perché va alla radice dei problemi e non provoca effetti collaterali; inoltre la personalizzazione della terapia e la maggiore interazione e collaborazione con il medico omeopata curante inducono massima soddisfazione nel paziente, così come il minor costo sia della visita sia del medicamento che è di molto inferiore a quello dei medicinali convenzionali e addirittura di quelli ayurvedici.
La facile accessibilità a cure omeopatiche è un altro motivo della popolarità dell’omeopatia e del progressivo successo, cui si deve aggiungere la disillusione e la delusione generate dalle terapie allopatiche convenzionali. Per queste varie ragioni l’omeopatia si sta diffondendo in ogni angolo del Paese (“in every nook and corner). L’ASSOCHAM afferma, inoltre, che la crescita dell’omeopatia non è limitata all’India ma è un fenomeno globale con un incremento medio mondiale del 25%.
(Secondo altri, si stima, addirittura, che mantenendo un tasso di crescita annuo dell’1,25%, nel 2035 il mercato di farmaci omeopatici dovrebbe superare quello dei medicinali chimici convenzionali: questo può essere uno dei motivi delle campagne antiomeopatia in atto in tutto il mondo a vari livelli). Nel periodo 2009-2010, secondo il rapporto ASSOCHAM, sono stati 120 milioni gli indiani che hanno scelto trattamenti omeopatici; si stima che, nel giro di un paio d’anni, il numero salirà a 160 milioni.
Secondo un sondaggio commissionato dalla stessa ASSOCHAM e citato dal sig. Rawat (“Homeopathy Demand on Rise” = aumenta la richiesta di omeopatia) nelle grandi metropoli quali New Delhi, Mumbai, Kolkata, Chennai, Bangalore e in città quali Chandigarh, Hyderabad, Lunknow, il 75% dei pazienti si dichiara molto favorevole all’omeopatia sostenendo che, sebbene possa richiedere un po’ più di tempo per eliminare completamente il problema, la cura è efficace e sicura, senza effetti collaterali. La maggioranza di queste persone ha dichiarato di far ricorso a trattamenti convenzionali solo in caso di gravi emergenze, altrimenti l’omeopata è sempre il primo a esser consultato.
Gli omeopati accreditati in India sono più di 500.000 (mezzo milione): il numero cresce di oltre 20.000 (ventimila) unità l’anno. Unico neo: la presenza sul vastissimo sub-continente indiano di pochi ospedali omeopatici.
È proprio l’India il Paese ospitante del 66° Congresso Mondiale della LMHI (Liga Medicorum Homoeopathica Internationalis) a New Delhi dall’1 al 4 Dicembre 2011. Tema del Congresso: Homeopathy and Public Health (Omeopatia e Sanità Pubblica).
Hai un account google? clicca su: