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Indifferenti o incivili? O solo assuefatti?

Creato il 05 novembre 2010 da Laperonza

disabili.JPGL’articolo del Corriere Adriatico del 3 novembre a firma di Stefania Ceteroni mi ha indignato e nauseato nello stesso tempo. Un cittadino disabile, recatosi al cimitero montegranarese per la commemorazione dei defunti, incontra in fase di parcheggio un personaggio che indossa la divisa delle Protezione Civile. Tale personaggio, racconta il protagonista di questa triste storia, anziché favorirlo, visto che il posto riservato ai portatori d’handicap era occupato dal solito portatore sano di handicap mentale ed educazionale, lo apostrofa in malo modo e lo costringe a mille peripezie per posteggiare la sua vettura.

   La storia parla da sé. Ma d’altro canto a Montegranaro siamo abituati a vedere i posti riservati (quelli con la striscia gialla, sapete? Quelli che hanno la carrozzina stilizzata dipinta sia in orizzontale che in verticale, già, proprio quelli) occupati da vetture che non hanno alcun permesso o contrassegno. Siamo anche abituati a vedere i marciapiedi invasi da auto in sosta. Siamo avvezzi a suonare il clacson in piena notte alla strettoia di porta Marina perché rallentare mai. Siamo usi ad accelerare anziché frenare in prossimità delle strisce pedonali. Così come è normale abbandonare l’immondizia per strada, buttare cartacce dal finestrino, portare il cane a fare il bisognino dove meglio crede. Posso andare avanti ancora a lungo ma mi fermerò qui.

   In sostanza siamo abituati a fare come ci pare. Perché nessuno ci ha mai insegnato che come ci pare non lo possiamo fare quando questo come ci pare va a ledere i diritti degli altri. E’ un principio di civiltà. Ma se non c’è nessuno ad insegnare l’educazione come si può pretendere di avere persone educate? Se non c’è nessuno a far rispettare le regole come si può pensare che le regole vengano rispettate? Se il lavoro della Polizia Municipale viene svolto dai volontari della Protezione Civile che non hanno né titolo né, evidentemente, competenze per svolgerlo cosa ci possiamo aspettare?

   E se posto l’articolo del Corriere sulla pagina di Città Vecchia, con oltre 500 iscritti che dovrebbero quantomeno vederlo apparire sulla loro bacheca, e non trovo nessuno commento, cosa dovrei pensare? Siamo assuefatti? Siamo indifferenti? Siamo incivili?

Luca Craia


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