Dopo tanto scrivere e letture connesse sul bene comune necessiterà fare anche qualche passeggiata in salita , un po’ come ha fatto Papa Francesco ieri all’omelia del mercoledì che dopo tanta misericordia ha rimarcato che perseverare nell’ingiustizia è diabolico, cioè un patto con il diavolo.
Vai al diavolo si dice quando si vuol mandare qualcuno in malora, per cui se non basta il dire che da morti siamo tutti poverelle uguali, la famosa poesia di Totò “A livella”, chissà che il fuoco possa diventar uno spauracchio.
Ma ciò che mi ha colpito oggi è stato il vedere una scuola da qualche anno dismessa, in pieno centro, facilmente raggiungibile dai mezzi pubblici, enorme come spazi, compresi una specie di aula magna stile universitario, oggetto di vandalismo.
3 anni fa c’ero stato come tutor per un corso di FP per parrucchiera e mi avevano alloggiato in una stanzona piena di carte, con un tavolino e un pc vecchio ma funzionante. Ora quella stanza era un ammasso di libri, carte, pc, stampanti prima ammassati dagli inquilini (P.A.) poi distrutti dai vandali autoctoni.
Già è un dolore sapere che edifici di fine ottocento creati per l’istruzione professionale vengono abbandonati, per costruire in periferia altre scuole (moderne ovviamente) ma possibile che esse non rappresentino un bene comune per nessuno?
Io ci sono stato 4 mesi e ci si sentiva spersi tanto le aule erano ampie e poco utilizzate ma ora il tutto è stato sfregiato e chi se ne frega? Un luogo dove gente ha insegnato un po’ di cultura, ragazzi si sono innamorati, bidelle hanno pulito, ragionieri hanno pagato stipendi, ora è una lapide falsa e un divertissement di stimoli da ogm. (Opere geograficamente morte).