L’occhio con il triangolo, posto sopra una piramide tronca, sul retro della banconota da $ 1, è una testimonianza massonica di una antica “religione universale” che fiorì in tutto il mondo. I resti di questo culto sono ancora visibili nelle rovine piramidali e nei simboli dell’occhio di svariate civilità. Le piramidi erano templi dove i credenti praticavano un potente rituale mistico chiamato “Risveglio del terzo occhio”, censurato dalla Chiesa per lungo tempo, ma protetto e tramandato dalle società segrete occidentali.
I padri fondatori americani, erano massoni o conoscevano i principi dell’ordine ed impressero il “Segreto Perduto” dell’Ordine, all’interno del gran sigillo.
Questo “Segreto perduto” è un’antica religione universale, ormai persa nel tempo, ma ancora visibile nelle rovine delle prime civiltà, dove vediamo un chiaro e coerente modello tra piramidi e simboli di occhi:
Foto delle rovine della piramide del sole + un occhio incavato in un muro, TEOTIAHUACAN, MESSICOPiramidi egiziane + rappresentazione dell’occhio Saqqara, EgittoRovine di una piramide + rappresentazione artistica di un’occhio, cultura Mound, OHIO, USARovine di una piramide + occhio, Nazca, PerùRovine della piramide di El Castillo + simbolo dell’occhio, Chichén Itzá, MessicoRovine di una piramide + gigante con terzo occhio, Sicilia, ItaliaRovine della piramide del sole + terzo occhio, Trujillo, PerùCome esseri umani “postdiluviani” abbiamo ancora accesso a questo organo atrofizzato, che venne identificato da alcuni scienziati del 19° e del 20° secolo con il nome di ghiandola pineale:
“Una piccola … appendice conica presente nel cervello di tutti i vertebrati craniati che in alcuni rettili ha la struttura essenziale di un occhio … è ritenuta un terzo occhio rudimentale, un organo endocrino, o la sede dell’anima …”
—Webster’s Ninth New Collegiate Dictionary
Il filosofo francese René Descartes (1596-1650) descrisse la ghiandola pineale come la “sede dell’anima”, definendola il ponte che collega l’anima al corpo dell’uomo.
I lettori che hanno familiarità con le religioni orientali si ricorderanno che il Terzo Occhio era anticamente presente in India, in Cina e nel Sud-Est Asiatico, dove l’induismo, il buddismo e il taoismo la facevano da padrone.
Più di un idea “religiosa”, il Terzo Occhio è un’arcaica tradizione “spirituale”.
IL PUNTINO BINDI NELLE FRONTI DEGLI INDU
Il Terzo Occhio, chiamato “Urna” o “Trinetra,” viene contrassegnato da un punto nel mezzo della fronte.
Chiudendo gli occhi, è possibile aprire il terzo occhio, così da poter osservare e conoscere la propria anima.In Oriente, il risveglio del terzo occhio è possibile attraverso lo Yoga, in particolare grazie al Kundalini Yoga, che insegna l’esistenza del cosiddetto ajna chakra o chakra del terzo occhio.
Kundalini in sanscrito antico significa “illuminazione” e si riferisce alla luce derivante dal risveglio del vostro Terzo Occhio e dal ricordo di se stessi (vale a dire, essere in comunione con la propria anima).
Questa “unione con Dio” venne considerata blasfema dalla cristianità occidentale per circa un migliaio di anni diventando, durante l’inquisizione, un peccato punibile con la morte.
Sopra a sinistra: Il risveglio del Terzo Occhio attraverso il Kundalini Yoga. In alto a destra: Il Caduceo, popolare in tutta l’Europa medievale, è un simbolo arcano del Kundalini Yoga.La tradizione vuole che il modo corretto per attivare il terzo occhio sia quello di “equilibrare” due canali “opposti” (ida e pingala) attorno ad un asse centrale e verticale chiamato sushumna.
Questo equilibrio degli opposti crea una terza forza che gli unisce e risveglia il Terzo Occhio permettendoci di vedere la nostra vera essenza, chi siamo veramente.
“Non hai un’anima, sei un anima. Hai un corpo.
-C. S. Lewis
Questa terza forza “centrale” e “equilibrata” è il numero tre, il suono Aum, intonato dai mistici orientali. Il simbolo Aum somiglia ad un 3, a sottolinare l’equilibrio degli opposti:
Sopra: Il simbolo dell’Aum simile al numero 3, risulta di estrema importanza anche nella massoneria.Il numero 3 è fondamentale in massoneria:
“… Nella massoneria il numero tre è il più importante … e lo troviamo in ogni nostro rituale …”
—Jeremiah How, The Freemason’s Manual, 1881
“Ovunque tra gli antichi il numero tre fu ritenuto il più sacro dei numeri …
In tutti i misteri, dall’Egitto alla Scandinavia, troviamo un rispetto reverenziale per il numero tre …
In Massoneria, la terna è il più sacro di tutti i numeri mistici. ”
-Albert Mackey, Enciclopedia della Massoneria, 1879
Il Terzo Occhio viene ampiamente utilizzato in Oriente, appare in varie discipline (Yoga, Buddismo Ch’an, Karate, Qigong e Aikido). L’idea del Terzo Occhio, però, è del tutto estranea all’Occidente. Nonostante viviamo nell’”era dell’informazione” della globalizzazione, viene considerato come qualcosa di strano e diverso dalla nostra cultura, un enigma che riguarda unicamente le religioni orientali.
Come è possibile? Che dietro vi sia l’ennesimo sforzo da parte dell’elite di censurare un simbolo ricco di informazioni e saggezza?
IL GRANDE SEGRETO MASSONICO DEL TERZO OCCHIO
L’immagine di un occhio è comune tra le società segrete occidentali. L’occhio è uno dei simboli chiave della massoneria. E’ visibile inciso o disegnato nei templi massonici e sui grembiuli, tuttavia, non sta a simboleggiare Dio; è un riferimento al Terzo Occhio nascosto in mezzo alla fronte di ogni essere umano.
L’occhio è presente anche sulle “Tracing Boards” massoniche, secolari disegni didattici presenti in tutte le logge, utilizzati per formare gli iniziati (vedi sotto).
Risalente a più di due secoli, la “Tracing Board” è una delle ultime vestigia di autentica intatta e inalterata saggezza massonica.
Sopra: il “Masters Carpet”, in una illustrazione del Masonic Monitor del 1820, include i simboli fondamentali della Massoneria: il Sole, la Luna e l’Occhio Mistico.Il nostro sguardo viene subito attratto dall’occhio in alto e al centro della raffigurazione.
In pochi però fanno caso ai due lati, in cui si possono vedere una coppia di pilastri su cui svettano il sole e la luna, nel Kundalini Yoga, sono i canali Ida e Pingala.
Non significa forse che possediamo un Terzo occhio nascosto? E che lo possiamo risvegliare?
L’OCCHIO ALL’INTERNO DEL TRIANGOLO
Il simbolo massonico dell’occhio all’interno di un triangolo sopra una piramide tronca non è forse una riminescenza delle antiche piramidi e del simbolo del Terzo occhio, le cui tracce si possono ritrovare in quasi tutte le antiche rovine delle civiltà passate?
Sopra: Il lato posteriore del Gran Sigillo mostra come “Risvegliare il terzo occhio” fosse il concetto fondamentale della religione universale praticata dagli antichi popoli piramidali.I massoni chiamano l’occhio “Occhio che tutto vede”, senza capirne a fondo il reale significato. Altri, in maniera semplicistica, lo chiamano “Occhio di Dio”, in entrambi i casi, queste moderne descrizioni ci forniscono ben pochi indizi sul suo reale valore.
Più di una manciata di autori e ricercatori sostengono la tesi che l’occhio che tutto vede rappresenta il terzo occhio presente in ogni uomo e in ogni donna.
Il famoso scrittore e massone americano Mark Twain, scrivendo nel 1899, sull’occhio che tutto vede, non lo descrisse come l’occhio di qualche entità distante, ma come un dono tangibile che chiunque può utilizzare:
“L’occhio comune vede solo la parte esteriore delle cose, e giudica in base ad essa, l’occhio che tutto vede invece, attraversa le cose leggendo cuore e anima, trovando lì capacità che all’esterno non sono percepibili e non rilevabili da chi sprovvisto di questo dono. “
-Mark Twain, famoso scrittore e massone americano, 1899
Il Dr. Buck fornì anche una descrizione fisica del Terzo Occhio e collegò l’abilità di “controllarlo” al terzo grado della Massoneria:
“Venne chiamato “Terzo Occhio”. Gli antichi indu lo chiamarono Occhio di Shiva … E’ atrofizzato e quindi latente nell’individuo medio … L’occhio di Shiva è, infatti, un occhio che tutto vede; attraverso quest’ultimo è possibile annullare i concetti di spazio e tempo sul piano fisico …
Un vero Maestro [Massone], quindi, ha l’Occhio di Shiva. La ghiandola pineale, dormiente in altri, in lui è attiva … “
-Dr. J.D. Buck, Mystic Masonry
Se Buck affermasse il vero e cioè che praticare una dottina occulta orientale, fosse parte dell’insegnamento massonico, risulterebbe anche chiara la forzata segretezza a cui è stata costretta la massoneria in Europa. A causa del potere e della brutalità dell’Inquisizione, così come per il suo obiettivo dichiarato di distruggere gli eretici, i massoni non ebbero altra scelta che nascondersi, al fine di preservare le loro tradizioni conoscenze e riti sul terzo occhio.
Nel suo libro del 1918, Le meraviglie del corpo umano, il dottor George Washington Carey ci dice:
“… L’occhio che tutto vede … Questo è l’occhio della massoneria, il terzo occhio. Mentre so per certo che ben pochi massoni capiscano il significato dei loro stessi simboli, resta il fatto che li usano… “
L’idea che il cosiddetto “Occhio che tutto vede” sia in realtà il Terzo Occhio continua ancora oggi.
Nella loro libro, The Uncommon Vision of Sergei Konenkov, 1874-1971,, pubblicato dalla Rutgers University Press nel 2000, gli studiosi John Bowlt, Wendy Salmond, e Marie Turbow spiegarono:
“La Grande Piramide è un simbolo occulto centrale che viene spesso raffigurato assieme all’”occhio che tutto vede” o “terzo occhio”al suo interno. In questa forma è il simbolo della massoneria mistica.”
Nel suo libro del 2006, Eden, l’autore ed esoterista contemporaneo, Dr. Jeffries Joye Pugh, spiega:
“L’Ordine della Massoneria riconosce l”Occhio che tutto vede’ come ‘L’occhio della grande saggezza.’
Si narra, che questa ‘grande saggezza’, conceda a coloro che cercano i sacri misteri, l’illuminazione, la visione del proprio Sé e la conoscenza intuitiva. Il contatto con questa grande saggezza avviene attraverso il ‘Terzo Occhio’ (ghiandola pineale) situato all’interno della fronte. “
CONCLUDENDO
Oggi, purtroppo, la Massoneria deride e si dissocia da queste idee. Il terzo occhio e i relativi concetti mistico/esoterici vengono scartati e negativamente etichettati come “occultismo”. Perché?