Chiang Mai, Thailandia
- Poncho, antizanzare e ombrello: tre armi di battaglia contro i monsoni estivi.
- Imparare a non stupirsi vedendo un 7 Eleven aperto 24 ore accanto ad un ambulante ottantenne che vende lichi per strada
- Ricordarsi la differenza tra “Kra” e “Ka”[1], onde evitare pericolose arrabbiature con i thailandesi e la conseguente, definitiva perdita del loro proverbiale sorriso
- Dire addio ai pisolini sugli autobus: ci penseranno le buche della strada e l’onnipresente musica a tutto volume a disturbare i vostri sonni
- Rivalutare le potenzialità di un inchino e di un sorriso a mani giunte, soluzioni efficaci per ogni tipo di problema;
- Fare l’abitudine ai monaci Buddhisti: avvolti nelle loro tuniche arancioni, li vedrete passeggiare, pregare, vangare, leggere, parlare al telefono, inveire contro i cani…fumare al riparo dagli occhi indiscreti!
- Massima flessibilità sulle toilette: si va da bagni alla turca da film degli orrori agli “high international standard toilet”, con voce registrata che ringrazia per l’uso
- Maledicendosi per aver dimenticato la crema solare, restare a bocca aperta davanti agli scaffali di creme sbiancanti….E capire che la bellezza è davvero un concetto relativo
- All’ ennesimo ritardo o alla decima fermata su un tragitto da 15 km “sorridete, sorridete…E abbiate pazienza…”
Benvenuti nel Sud Est Asiatico…
[1] Rispettivamente pronomi maschili e femminili