Il Sinabung si è risvegliato così come migliaia di persone abitanti nei pressi del vulcano indonesiano. L’eruzione ha infatti determinato l’evacuazione di ben 19mila persone. Le ceneri e le pietre sono state gettate ad un’altezza prossima ai 7mila metri di quota. La parte più occidentale dell’Indonesia, dunque, ha dovuto fare i conti nella notte con un fenomeno endogeno generato da numerose esplosioni. In verità, l’attività eruttiva del Sinabung era già presente e monitorata dal settembre di quest’anno, e pertanto sotto il controllo di occhi esperti. Il vulcano è situato nell’area nord dell’isola di Sumatra, e per ragioni di sicurezza è stata isolata una porzione di territorio pari a 5 km di raggio dal cratere centrale. «Una manovra di sicurezza» hanno fatto direttamente sapere gli esperti, sottolineando la necessità di monitorare con precisione eventuali evoluzioni dell’attività vulcanica. Soltanto nella giornata di ieri sono state fatte evacuare ben 19.126 persone, lasciando dunque disabitate temporaneamente le proprie abitazioni. Il Sinabung è scientificamente uno stratovulcano indonesiano di 2.460 metri, formatosi durante il Pleistocene, e situato nelle vicinanze di un altro vulcano, il Sibayak. Il Sinabung si trova lungo l’Arco della Sonda, una catena vulcanica che lega la Cintura di Alpide con la Cintura di Fuoco. La sua struttura è caratterizzata dalla presenza di quattro crateri in andesite e dacite, rispettivamente roccia ignea e roccia magmatica, entrambe effusive. Si attendono dunque aggiornamenti dall’Indonesia.
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Indonesia, erutta il Sinabung. 19mila persone evacuate
Creato il 02 gennaio 2014 da Retrò Online Magazine @retr_onlineA proposito dell'autore
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