Inediti di Miriam Bruni

Creato il 25 febbraio 2015 da Wsf

Nata a Bologna il 22 gennaio del 1979, sposata e madre di due figli, Letizia e Gabriele; ha frequentato il Liceo Linguistico Malpighi e la Facoltà di Lingue e Letterature straniere moderne di Bologna, laureandosi in Lingua Spagnola e Lingua Francese nella primavera del 2003, con una Tesi su Pedro Salinas, uno dei principali esponenti della Generazione del ’27.
Ha preso in seguito l’abilitazione per insegnare.
Vivo a Borgo Panigale (in periferia di Bologna) e amo la scrittura e la poesia sin da bambina. In esse e grazie ad esse dialogo ardentemente con me stessa, gli altri, la natura e il Trascendente.
Scrivendo metto a fuoco le esperienze vissute, metto a nudo il mio cuore, cerco il bene, l’oltre delle cose, l’essenza profonda e risonante. Tendo alla massima concentrazione, alla sintesi, a quella che potrei chiamare cristallizzazione. Il primo libro date alle stampe l’ho intitolato, difatti, “Cristalli” (Booksprint, 2011); il secondo è appena uscito e raccoglie il lavoro poetico di questi ultimi anni:
“Coniugata con la vita. Al torchio e in visione” edito da Terra d’Ulivi, 2014.
Mie poesie sono state pubblicate su numerose antologie e alcuni blog e riviste specializzate.

***

A Penelope

Schiudo le mie labbra
al mondo e penso
al tuo viaggio
nel tempo.
Sfiorata
dal tizzone
dell’amore, sei
poi rimasta sola,
con un figlio e a regnare.

*

Amandoti
ha imparato ad essere paziente
come il deserto e a scavalcare
il desiderio e l’accidente.
A farsi dura
in viso – come Gesù da Caifa-
Pietra che accetta l’umiliazione
pur di restare fedele all’Amore…

*

E’ racchiusa nella pelle
tutta intera la tua storia.

Se mi stringi potrò udirne
il silenzio, le parole.

Gratitudine, dolore.

*

I rosoni si ispirano
alla ruota e la ruota al sole.
Nonostante le prove
contrarie, inalo tracce
del mio destino dal cratere
aperto di ogni profumo.

*

Restiamo spesso soli
a custodire ciò che vale,
coperti da una nebbia
che è solita mentire.

*

Panta rei,
tutto scorre.
Muta, cede,
si corrompe;
ci delude.
Panta rei,
se son sale
le parole,
su nessuna
puoi contare.


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