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ineluttabile come...?

Da Patalice
ineluttabile come...?La SuperNonna mi ha detto che il Signore una cosa veramente giusta l'ha fatta, non c'è ricco, non c'è povero, la morte prende tutti noi, con democrazia, con il primo vero senso di giustizia annoverabile, nei secoli dei secoli.
La morte ha colpito due famiglie alle quali sono, per ragioni diverse ed in modi differenti, legata.
Oltre all'immenso dispiacere per la perdita, mi sono soffermata a guardare le reazioni umane, scomposte e compostissime, inspiegabili e mutate in corso d'opera, strani stracci di storie, che ci appartengono solo in parte, quella parte che possiamo spiegare nei gesti e nelle parole, ma che sono così lontane dalla comprensione, quando si tratta di viverle... 
La morte...
Universale...
Spietata o dolcissima...
Il mio approccio è quello di una signor nessuno che si fa domande...
Dove andiamo, Chi siamo, A cosa porterà tutto questo vagare...
Aspetto l'onda lunga che scelga per me, o decido il mare in cui poggiare lo scafo?
Un rispettoso abbassare di voce, un cordoglio dovuto, un occhio lucido di rimpianto e commozione, una preghiera appena sussurrata...
Vorrei vedere la mia morte in anteprima, vedere la gente che soffre per me...
E' sadico e feticista a tratti, ma da che ho memoria adulta, credo di aver sempre covato questo indicibile e sporco desiderio dentro di me...
Vorrei "Goodbye my lover" di James Blunt, che lo so che è inflazionatissima nei funerali anglosassoni, ma io la voglio lo stesso, ca va sans dire; voglio una bara aperta se sono ancora nella mia forma più smaliante, oppure un'unica enorme foto di me che celebro la vita, senza processione innanzi alla me che potrei essere, deturpatamente infelice in un corpo traditore; voglio lettere di commiato, lette solo da chi ha avuto vera importanza nella mia vita, e non da chi vuol salire sul pulpito giusto per rendersi bello al mondo, una volta in più; e voglio che dopo tutti vadano a fare una colazione, o un brunch, insieme, per ricordarsi che, se anche io non ci sono, le loro vite hanno significato diritto e dovere di andare avanti... 
La morte la conosco.
Ci ho fatto i conti sulla pelle, e se mi ha risparmiato un motivo ci sarà.
Ad esempio ho imparato che amo la vita.
Mi piace il suo sapore, i suoi colori,il suo odore, la consistenza che lascia cadere su di noi quando tutto sembra spento, quella idea di paradiso in terra che ognuno va cercando, e che non ci si accorge di quanto vicino ci stia... 
Magari ti si è addormentata in braccio, mangia una piadina con te o ti strappa la coperta in una notte gelida... 

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