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inFAMOUS: First Light – Recensione

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 22/09/2014

Cover inFAMOUS: First Light

PS4 Pegi 16 TESTATO SU
PS4

Genere: ,

Sviluppatore: Sucker Punch

Produttore: SCEE

Distributore: Sony

Lingua: Italiano

Giocatori: 1

Data di uscita: 27/08/2014

inFAMOUS: First Light – Recensione PS4

EUR 19,99

VISITA LA SCHEDA DI inFAMOUS: First Light

Pro-1Si confermano i passi in avanti nella narrazione... Contro-1... Non sorretta però da una storia interessante

Pro-2La Battle Arena... Contro-2... A cui potevano essere aggiunte un altro paio di modalità

Pro-3È stand-alone Contro-3I giocatori che vengono dal Second Son si troveranno davanti poche novità

Ci siamo lasciati a marzo con inFAMOUS: Second Son, un’esperienza che alla fine della fiera si è dimostrata divertente che ha raccontato tutto quello che c’era da dire sul protagonista, Delsin Rowe. Come espandere ulteriormente l’avventura di inFAMOUS? Sucker Punch ha deciso di optare sempre su un personaggio facente parte dell’avventura principale, il più interessante di quelli incontrati da Delsin, raccontando la storia di Abigail Walker, conosciuta con il nome di Fetch. Andiamo dunque a vedere cosa ha da proporre il DLC inFAMOUS: First Light venduto a un prezzo di 14,99 € in versione digitale, a 19,99 € in formato retail.

infamous first light evidenza

DISINTOSSICAZIONE E VENDETTA

Un breve background era stato già presentato in Second Son, quando Delsin cerca Fetch per assorbirne i poteri, ma qui gli sviluppatori cercano di dare una panoramica completa. Fetch è cresciuta per strada, tra tante difficoltà e pericoli, e il suo essere Conduit non l’ha di certo aiutata, anzi, per cercare di stare bene si è rifugiata nel mondo della droga diventando così una tossica. Fetch viene infine catturata e portata nella struttura di Curdun Cay, una prigione del D.U.P. (Dipartimento della Protezione Unificata) che ha il compito di catturare tutti i Conduit sotto la guida di Augustine. Chi ha giocato inFAMOUS: Second Son avrà già chiaro il quadro globale e nelle due ore e mezzo circa della campagna di Fetch metterà a posto gli ultimi tasselli del mosaico. First Light conferma nuovamente i passi in avanti fatti da Sucker Punch dal punto di vista narrativo, mettendo in piedi una storia narrata attraverso l’uso di flashback che ripercorre dall’inizio la storia di Fetch interrogata da Augustine. Il fratello di Fetch, Brent, stava per chiudere un ultimo affare con gli Akulani, una banda di Seattle, per mettere un po’ di soldi da parte e scappare dalla città insieme a Fetch e farla uscire così dal giro delle droga. Qualcosa va storto ovviamente e Brent viene rapito. Brent rappresenta un’ancora di salvezza per Fetch, l’unico a poterle mostrare la luce in fondo al tunnel. Senza di esso Fetch perde il controllo. La ricerca del fratello diventerà a poco a poco una vendetta personale ma anche una crescita delle protagonista che imparerà a controllare i suoi poteri. Le scene d’intermezzo si dimostrano ancora belle, tra buone inquadrature sul volto della protagonista e le classiche immagini in stile comic book, purtroppo a mancare è una storia che si dimostri interessante mancando di spunti soprattutto nella parte centrale dove si riduce tutto a una caccia all’uomo.

Il pretesto narrativo è stato usato dagli sviluppatori per aggiungere una nuova modalità di gioco che è la Battle Arena. La storia di Fetch come detto viene raccontata dalla prigione di Curdan Cay attraverso le domande di Augustine, ma la stessa leader del D.U.P. ha il desiderio di saggiare le potenzialità dei poteri dei Conduit rinchiusi. Nell’arena Fetch verrà messa alla prova, inizialmente con prove base che servono solo a introdurre ai giocatori il pacchetto di mosse con cui combattere, poi con sfide che si dividono in due tipologie, Salvataggi e Sopravvivenza, che mettono alla prova le sue e le vostre capacità. In Salvataggi l’obiettivo è salvare un ostaggio accerchiato da due o più uomini, che si rigenererà nell’arena di tanto in tanto, rigenerazione preceduta sempre da un segnale acustico. La difficoltà starà nell’arrivare sempre in tempo prima che la sua vita si riduca a zero, evitando e combattendo con gli altri gruppi di nemici che si generano nella mappa. Un massimo di cinque ostaggi possono morire dopodiché c’è il game over delle partita, con il punteggio acquisito che se connessi verrà caricato all’interno delle classifiche. In Sopravvivenza invece bisogna appunto sopravvivere alle ondate nemiche che si faranno sempre più impegnative con tutte le tipologie di nemici visti in Second Son, dagli agenti del D.U.P. dotati dei poteri del cemento agli angeli e i demoni volanti. Ogni tanto all’interno della mappa saranno disponibili dei droni da abbattere e da assorbire, ricevendo in base al colore degli stessi diversi bonus, dall’invulnerabilità al potenziamento dei colpi, dai colpi di grazia infiniti a corposi moltiplicatori dei punti. La Battle Arena è una sezione ri-giocabile in qualsiasi momento, alternabile alle missioni delle campagna e si dimostra essere un’aggiunta azzeccata visto il gameplay del gioco e anche divertente. Nel caso aveste poi un salvataggio di inFAMOUS: Second Son nella console potete giocare anche nei panni di Delsin. Gli sviluppatori avrebbero comunque potuto aggiungere un altro paio di varianti alle sole due modalità rendendo il pacchetto ancora più consistente. Anche così la Battle Arena è sicuramente uno dei punti forti di questo DLC per vecchi e nuovi giocatori della serie.

Dalla campagna invece ci aspettavamo qualcosa in più. Superate le prime missioni introduttive indirizzate a chi si avvicina per la prima volta alla serie, il level design dei livelli non spicca per originalità delle situazioni. Chi ha giocato i precedenti capitoli non troverà nulla di nuovo. Alcune missioni vedono Fetch sfruttare dei pali della luce per amplificare la portata dei propri colpi in missioni che chiedono di difendere una determinata area piuttosto che respingere gli assalti degli Akulani. Questa l’unica variante degna di nota. Invece bella l’idea di inserire le nubi di neon sparse in tutta la città, che altro non sono che piattaforme che regalano dei temporanei boost di velocità che rendono gli spostamenti più veloci e ancora un po’ più divertenti. Con l’aggiunta di questo elemento è del tutto sensato trovarsi davanti missioni secondarie come le Gare, in cui Fetch deve sfruttare le nubi di neon per catturare una Luce all’interno di un percorso lungo una trentina di secondi circa. Questa attività insieme alla raccolta di lumen, ai graffiti – al neon questa volta – e all’eliminazione delle telecamere di sorveglianza, rappresentano le missioni secondarie del gioco. Completandole si ottengono punti abilità da spendere nel menù dei potenziamenti. Le abilità al neon di Fetch si discostano poco da quelle di Delsin (questo ha pure un senso del resto) ma molto interessanti sono i potenziamenti delle singole abilità e i loro effetti sui nemici, che troveranno la loro massima espressione all’interno della Battle Arena.

inFAMOUS: First Light – Recensione IN CONCLUSIONE
InFAMOUS: First Light è un buona espansione che offre una discreta longevità (cinque ore circa) che può aumentare in base a quanto vi divertirete nelle due modalità della Battle Arena. Proprio la Battle Arena rappresenta uno dei punti di forza di questo contenuto aggiuntivo che mette il gameplay della serie al centro di tutto. Ci sono comunque delle note dolenti che riguardano una storia poco interessante anche se ben raccontata, e un level design dei livelli poco ispirato che aggiunge piccoli elementi nuovi come le nubi di neon, che hanno effetti positivi sul gameplay. InFAMOUS: First Light è un DLC che accontenterà più quelli che non hanno preso Second Son che quelli che lo hanno giocato. I primi ad un prezzo ridotto potranno godere di una sorta di demo estesa, con una storia parallela e complementare e un impianto tecnico importante con tanto di Photo Mode, utile anche per capire se ritornare sulla decisione dell’acquisto del nuovo capitolo next gen o meno. I secondi invece avranno davanti poche novità sotto il cofano, con il leggero peso di dover giocare con poteri già visti, già saggiati, nonostante il neon sia probabilmente quello più figo introdotto dagli sviluppatori. Quello che è certo è che entrambe le parti possono godere del fatto che inFAMOUS: First Light sia stand-alone il che vuol dire che non necessita del gioco principale per essere giocato. ZVOTO 7.5

ABBASTANZA GAGLIARDO COSA SIGNIFICA PER NOI QUESTO VOTO? SCOPRILO LEGGENDO I NOSTRI CRITERI DI VALUTAZIONE!!!

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